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"Caro Evangelisti, posso cambiare idea?"

Continuano le critiche all'articolo di Valerio Evangelisti pubblicato sul mensile "Su la testa" (supplemento di "Liberazione") e polemicamente rilanciato sul sito della sua comunità intellettuale Carmillaonline. 
Se sono state numerose le segnalazioni di errori materiali, fino a un caso di scambio di persone, va riconosciuto allo scrittore bolognese che qualche nome lo ha azzeccato. E' il caso di Rodolfo Monacelli, che ha scritto a Evangelisti senza ottenere risposta e quindi mi chiede di rendere noto il suo punto di vista. 

Lo faccio con grande piacere, anche perché risponde a una delle domande che avevo sollevato nei commenti dell'ultimo post sul dossier rossobruni: "è lecito a un dirigente giovanile della destra radicale approdare, al termine di un percorso pubblico e aperto, a posizioni di estrema sinistra che trovano il conforto teorico di un intellettuale rigorosamente marxiano?".
Ecco comunque il testo della lettera: 


Egregio signor Evangelisti,
le scrivo in merito all'articolo apparso oggi sul portale "Carmilla". Non ritorno sulle inesattezze espresse da lei in merito al filosofo marxista Costanzo Preve ma,  avendomi tirato in causa, mi sento in dovere di scriverle.
Questa volta non ha scritto inesattezze: è vero per pochi mesi sono stato il responsabile giovanile del Fronte nazionale. Non lo nego questo. Ma ritengo inaccettabile questo "passato che non passa mai" e che circa dieci anni dopo un ripensamento politico ed umano devo essere costretto a giustificarmi. Lo faccio però senza problemi ripetendomi l'autocritica che, da tempo immemore, ormai ho fatto a livello politico e soprattutto umano.
Non le voglio scrivere la mia autobiografia. Le scrivo solo che sono un ragazzo degli anni '80 nato in un quartiere "nero", e che per questo fu inevitabile iniziare la sua vita di adolescente frequentando amici e compagni di classe di quella parte politica. Potevo fare altre scelte? Potevo rendermi conto prima che le mie idee non avevano nulla a che fare con un regime, come il fascismo, organicista, totalitario e razzista? Si, probabile, e questa è un'autocritica che, come le dicevo, mi sono fatto centinaia di volte. Ringrazio però la vita di aver capito, grazie alla lettura (tra cui proprio quelle di Costanzo Preve), e a comprendere cosa fosse in realtà il comunismo ed il marxismo da una parte, il fascismo dall'altra.
Come le dicevo non voglio scrivere la mia autobiografia. Voglio solo farle cercare di comprendere (ovviamente lei sarà liberissimo di non crederci) come non vi sia nessuno scopo di infiltrazione. E a proposito di quello che lei scrive su Carmilla, "Naturalmente, a tutti è lecito cambiare idea, ma se la schiera dei “versipelle” è troppo folta dà adito a sospetti", penso sia naturale per persone che si conoscevano precedentemente e che hanno avuto un percorso politico ed umano simile poi rincontrarsi (a questo proposito preciso che Comunismo e Comunità non è in nessun modo un movimento politico ma un laboratorio politico-culturale con persone ed individualità dai percorsi e dalle idee anche profondamente diverse).
Altri due riferimenti per, magari, farla riflettere su alcune questioni:
a) non capisco quale sarebbe l'interesse di questi fantomatici rosso-bruni comunitaristi ad infiltrarsi in un movimento ormai all'acqua alla gola. Le ricordo che non siamo più negli anni '60-70 quando i fascisti, quelli veri, in primis Mario Merlino, cercarono di inserirsi tra il movimento anarchico e comunista per bloccare quell'onda rivoluzionaria;
b) anche se ci fosse la volontà di infiltrare il movimento comunista le chiedo come mai i nostri nomi, profili, e storie sono pubbliche. Mi dispiace constatare che evidentemente ci considera poco intelligenti. Non sarebbe più facile, le chiedo, mandare avanti gente con nessuna esperienza politica?
Pensi a questo prima di buttare fango e di inquisire gente che ha la sola colpa di essere "spiriti liberi" rifiutandosi di volersi inserire e partecipare alla guerra tra bande delle varie conventicole del comunismo italiano del 2010. Ovviamente, a nome mio e di tutto il laboratorio di Comunismo e Comunità, ci auguriamo che prima o poi ci si liberi di questo spirito da inquisizione e si cerchi di dialogare sulle posizioni politiche e sulle idee.  Noi, a questo proposito, siamo sempre disponibili.
Saluti comunisti.
Rodolfo Monacelli




3 commenti:

  1. Solo se si è in malafede non si risponde alla lettera di Rodolfo Monacelli, che riesce ad andare in profondità, e accendere quella luce che permette a chi vuole guardare finalmente di vedere.
    Stefano

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  2. Caro Stefano,

    ma cosa vuoi che risponda uno che ha fatto una figura di m...a grande quando la piramide di Cheope.

    gli è stato commissionato l'articolo e lui ha eseguito. al contempo e' ottima pubblicita' anche per i suoi libri.

    un bambino delle medie usando google avrebbe fatto una ricerca piu' approfondita.

    la lettera di monacelli e' sincera ed e' un altro tassello di quel mondo libero che evangelisti voleva denigrare.

    grazie inquisitore.

    CH

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  3. sono andato sul sito di Rifondazione dove il dossier di Evangelisti veniva esaltato, ho fatto qualche obiezione, non ho ricevuto "risposte" ma un campionario di .....nulla....il quadro è veramente deprimente

    http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/7877/314/

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