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Giuliano folgorato sulla via del Campidoglio


Qualche anno fa era il pupillo di Maurizio Boccacci, il suo braccio destro nella rigenerata Base autonoma, il più deciso a sostenerlo nello scontro con Iannone e i militanti di Casa Pound per il controllo della Fiamma tricolore romana. Poi Giuliano Castellino - dopo qualche disavventura giudiziaria: fu indagato per i "botti" del Movimento antisionista e sentito nell'inchiesta per l'attentato al "Manifesto - ha deciso di "mettersi in politica", entrando direttamente nel Pdl e animando con la sua struttura movimentista (Casa Italia Prati) le attività del "Popolo di Roma", struttura di supporto al sindaco Alemanno.
Ieri, alla vigilia della manifestazione pro-Palestina, diecimila manifesti del suo gruppo hanno riempito Roma con slogan "contro il falso pacifismo, il terrore e l'antisemitismo", ricalcando le posizioni più intransigentemente filosioniste della maggioranza di governo.
"Noi siamo - ha spiegato Castellino - per due popoli e due Stati. Basta con le visioni viziate e avvelenate dalle ideologie. Troppo spesso dietro l'antisionismo si nasconde l'antisemitismo".

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