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Il blitz nero contro il bar di piazza Vittorio

Estratto dell’articolo Marco Carta per “la Repubblica”

https://roma.repubblica.it/cronaca/2025/10/06/news/attacco_fascista_pub_via_leopardi_bilancio_danni-424893519/

 

roma, blitz al bar allo statuto durante manifestazione per gaza

L'assalto squadrista, dopo la guerriglia anarchica: «Avevano i caschi e i bastoni, cantavano Faccetta nera e Boia chi molla, si sono scagliati contro due ragazzi che avevano la kefiah». È accaduto anche questo a Roma sabato, nella lunga notte al termine della manifestazione per la Palestina. Un milione di persone in piazza, poi gli incidenti provocati da anarchici e antagonisti: lanci di bombe carta e bottiglie contro le forze dell'ordine, ma anche contro la sede di CasaPound, in via Napoleone III.

 

I militanti neofascisti si sono difesi dall'interno, lanciando a loro volta bottiglie e petardi dalle finestre. Qualche ora dopo, quando tutto sembrava finito, è arrivata la rappresaglia: un blitz nel bar "Allo Statuto" di piazza Vittorio, dove più di trenta estremisti di destra hanno fatto irruzione prendendo a calci la porta, scaraventando a terra sedie e tavolini.

 

«Stavamo per chiudere — racconta uno dei presenti, che chiede l'anonimato — ma all'esterno c'erano sei ragazze e due giovani che chiacchieravano. Venivano dalla manifestazione per Gaza. All'improvviso è comparso questo gruppo: erano più di trenta, cantavano inni fascisti e avevano i bastoni. Una delle ragazze ha gridato "fascisti di merda" ed è partito l'assalto».

roma, blitz al bar allo statuto durante manifestazione per gaza

 

I proprietari del bar hanno provato a chiudersi dentro il locale, ma è stato inutile. Sono volati calci, pugni e bastonate contro due ragazzi stranieri all'esterno. […] Quando è arrivata la polizia, il gruppo di fascisti era già fuggito.

 

Durante l'aggressione alcune persone avevano provato a fermare un'auto delle forze dell'ordine: «I fascisti erano ancora dentro, ma la polizia è andata via». Ora indaga la Digos di Roma: dai filmati delle videocamere di sorveglianza del quartiere Esquilino sta cercando di capire se il gruppo di militanti provenisse proprio dal palazzo occupato da CasaPound, preso di mira poco prima dagli anarchici.

 

Il portavoce Luca Marsella se l'è presa con Fedez e Landini «e tutti quelli che soffiano sul fuoco e fomentano la mafia antifascista. Non tollereremo altri assalti». Sulla pagina Instagram del Cutty Sark, il pub di riferimento di CasaPound, ieri è comparso un post: «È la torre che tu difendi, che ti difende e ti difenderà». […] 
FONTE: Dagospia

Negli scontri dopo il corteo c'è anche l'assalto a CasaPound


Sono 262 persone gli antagonisti fermati negli scontri dilagati da via Merulana all'Esquilino, al termine dell'enorme manifestazione pro Palestina. La polizia sta valutando di denunciarli per i reati di danneggiamento, adunata sediziosa e resistenza a Pubblico ufficiale.

"Nelle successive fasi di deflusso - descrive una nota stampa della Questura - gruppi di facinorosi hanno dato alle fiamme due autovetture e diversi cassonetti, lanciando oggetti e petardi all’indirizzo delle Forze dell’ordine. Per tali fatti, 12 persone, tutte appartenenti alla frangia antagonista, sono state fermate, foto segnalate ed avviate al deferimento alla Autorità giudiziaria per gli stessi reati. La DIGOS della Questura di Roma è già in possesso di copiose immagini per il successivo sviluppo delle indagini". Numerosi i feriti nelle forze dell'ordine: 35 poliziotti, 3 finanzieri, 2 carabinieri e un poliziotto penitenziario. 


All'Esquilino si trova il palazzo occupato da Casapound, in via Napoleone III. Un gruppo di manifestanti ha raggiunto il palazzo, lanciando bottiglie e petardi contro la struttura. Dagli appartamenti occupati è partito in risposta un lancio di oggetti. Il tutto fino all'arrivo della polizia.

Immediata la rappresaglia. Un blitz fascista contro i manifestanti pro Palestina: momenti di terrore ieri sera in via Leopardi, a pochi passi da piazza Vittorio, dove un gruppo di circa trenta persone, con il volto coperto dai caschi e armate di bastoni, si è scagliato contro i clienti del bar dello Statuto.

Al grido di “Faccetta nera” e “Boia chi molla”, i neofascisti hanno aggredito diverse persone che indossavano la kefiah o portavano le bandiere della Palestina, riunite nel locale dopo la manifestazione che nel pomeriggio aveva portato in piazza oltre un milione di persone.

Il precedente colpo su colpo

 La nota di CasaPound 

Attorno alle ore 20.30 di questa sera un nutrito gruppo di manifestanti pro flottiglia hanno inscenato un lancio di bottiglie e sassi all’indirizzo della sede storica di CasaPound Italia in via Napoleone III, 8. Il gruppo, staccatosi dal corteo, ha deliberatamente provato a sfondare il portone dello stabile tirando bombe carta e fumogeni. Come molti sanno il palazzo ospita da più di  20 anni ben 19
famiglie in difficoltà abitativa tra cui numerosi bambini e disabili. Alcune schegge e fumogeni hanno ferito un minore che ha avuto momenti di difficoltà respiratoria grave. Da sempre CasaPound ha assunto una posizione chiara in sostegno dei popoli in lotta per la propria identità, tra cui ovviamente anche quello palestinese e ci rattrista vedere come la mafia antifascista strumentalizzi una cosi importante battaglia per i suoi fini miserabili. Gli assalitori sono stati prontamente messi in fuga dagli abitanti del palazzo e dal vicinato. Le forze dell’ordine sono intervenute per scortare gli assalitori al riparo. Il movimento fa sapere che non sarà tollerata alcuna altra aggressione a persone e sedi associate e che provvederà a tutelarsi in ogni modo dalla mafia antifascista.



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