Un ricordo di Nino Benvenuti: l'intervista a Claudia Serpieri
Nino Benvenuti è stato uno dei più amati campioni dello sport italiano. Un campione elegante e gentile che nel turbolento decennio rosso fu oggetto di dileggio per la sua vicinanza al Msi. Cinquant'anni dopo possiamo dire serenamente che non era nemmeno lontanamente fascista ma semplicemente un italiano d'Istria, vittima della brutalità titina. E all'epoca l'unico partito che sosteneva le ragioni della diaspora dalmato-giuliana era il neofascista. Un segno di quei tempi aspri.
Per me resta il campione della mia prima nottata: non avevo neanche 11 anni nell'aprile del 1967, quando restai sveglio per il primo match con Griffith che lo consacrò campione del mondo. E quindi questo post è semplicemente un omaggio alla memoria della persona, che fece anche altre cose: l'attore (in un film con Giuliano Gemma), il giornalista. E con un'intervista a un'altra campionessa sportiva, Claudia Serpieri, già nota per altri meriti ai lettori di Fascinazione [il post linkato, con 215mila visualizzazioni, è il più letto nella storia del blog, ndb], lo voglio ricordare.
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