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Il 25 aprile tra piccoli sfregi e solita sfida dei pro-Pal alla comunità ebraica




Netta la contrapposizione tra l’Associazione partigiani e le amministrazioni di centrodestra della Brianza, con il divieto a esporre striscioni celebrativi della Resistenza in numerosi comuni della provincia di Monza, da Besana, a Bovisio MasciagoCarate BrianzaSeveso e (ancora) a Lentate sul Seveso, dove non è stata digerita la decisione di escludere Anpi dai preparativi della celebrazione. «È successo in tutti e 19 i comuni di centrodestra brianzoli – fanno sapere in una nota gli attivisti del Pd locale – abbiamo chiesto di esporre uno striscione con la scritta "1945-2025, ottantesimo anniversario della Liberazione", senza simboli politici, con il solo scopo di tenere viva la memoria, ma da Lissone a Bovisio e in quasi 20 comuni è stato detto no: la Liberazione è occasione per unire non per censurare, il 25 Aprile non è una festa di sinistra, ma di tutto il popolo italiano».


Il coro di La Spezia riscrive Fischia il vento

Il vento fischia ancora, ma la bandiera rossa è diventata "italica", la primavera è "nostra", e soprattutto è sparita nel nulla la parola fascista. A 80 anni dalla Liberazione, nella celebrazione del 25 Aprile in piazza a La Spezia, la canzone simbolo della Resistenza scritta da Felice Cascione, "Fischia il Vento", è stata stravolta dal coro sociale Città della Spezia, sostenuto dall'amministrazione a guida centrodestra, in occasione della celebrazione in piazza Brin. "Un grave caso di manipolazione", è la denuncia di cittadini e partiti di centrosinistra, che "sa di negazionismo e revisionismo storico".

 Divieto di cantare “Bella Ciao” alla sfilata del 25 aprile 

Lo ha disposto il presidente del consiglio comunale di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, che in una nota ha prescritto di non effettuare “brani musicali, inni e canti” per la Festa della Liberazione, rispondendo all'invito del governo. Il leghista Paolo Patelli ha quindi vietato di intonare “Bella Ciao” durante il corteo.

La risposta dell'Anpi

Non ha tardato ad arrivare la reazione dell'Anpi locale, la quale ha annunciato che "si potrà impedire alla banda di suonare Bella ciao ma non ai cittadini di cantarla". L'Amministrazione ha replicato che il divieto di accompagnamento musicale, "è solo per le prime quattro tappe del corteo, mentre il programma rimarrà invariato per la tappa al monumento ai Caduti e la conclusione in piazza Roma". 

Due Comuni bresciani annullano celebrazioni del 25 aprile 

Due Comuni bresciani hanno annullato le celebrazioni del 25 aprile. Sono Ono San Pietro e Cividate Camuno, entrambi in Vallecamonica ed entrambi a guida centrodestra. In quest'ultimo paese il sindaco è Alessandro Francesetti, coordinatore di Fratelli d'Italia in Vallecamonica, che già aveva deciso di organizzare le celebrazioni per sabato 26 aprile e che ieri ha comunque annullato l'appuntamento.

“Israele assassina”, pro-pal a Porta San Paolo blindata

“Israele assassina Palestina libera. Dal fiume al Mare”. Con questo motto, è partito il presidio di oltre 300 manifestanti palestinesi a Porta San Paolo, in attesa dell'arrivo della Comunità ebraica per la deposizione della corona per i caduti, per commemorare la Liberazione dal nazifascismo. L'area è blindata da decine di camionette con agenti in tenuta antisommossa e idranti.

Brigata ebraica e Comunità a Piramide: “Sempre antifascisti”

Arrivato il corteo della Brigata Ebraica per il 25 aprile a piazzale Ostiense a Roma. Verranno deposte le corone d'alloro per i caduti. In apertura lo striscione “25 aprile, antifascisti sempre”. Presenti le autorità della Comunità ebraica, con Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Cer Victor Fadlun.  Dall'altro lato della piazza, dal presidio Pro Pal, le urla "assassini".

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