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In morte di Maurizio Boccacci, l'anarcofascista




 Tarquinia , Solstizio d' Estate 1986
( un manipolo di fratelli , giovani e belli ... ) .. 
Ciao Maurizio, mi sono fatto con Te le più belle risate della vita ed abbiamo attraversato questo tempo bastardo , godendoci la lotta ed i bei momenti condivisi e nonostante i nostri rapporti spesso spigolosi e le vedute differenti , siamo stati sempre fratelli ed amici .... A fare "le flessioni" rimanevi sempre il più forte; e sulla parte alta della barricata il più coerente ... Un abbraccio a Te fratello e buon viaggio verso i Campi Elisi, dove gli altri Ti aspettano con il braccio teso ..

Con questo accorato ricordo Francesco Mancinelli che fu tra i militanti della prima ora ricorda Maurizio Boccacci, il fondatore di Movimento Politico e il leader della comunità umana e politica che da quell'esperienza radicale ha continuato a gemmare lungo l'arco di trent'anni. L'annuncio della sua morte mi lascia frastornato: da almeno quindici anni l'anarcofascista combatteva contro un tumore feroce. Più volte lo avevano dato al termine della corsa. Ora che è successo davvero mi sembra irreale...

Per ora è quanto basta. Più tardi arricchirò il post con mementi e vecchi materiali del blog ... 


Il ricordo di Giacinto Reale

ADDIO, Maurizio
E' morto, qualche ora fa, Maurizio Boccacci, storico esponente della destra estrema romana.
Qualche anno fa, prima che si trasferisse, avevo avuto con lui uno scambio di corrispondenza qui su FB ed avevo scoperto un personaggio molto diverso dal manesco picchiatore che mi aspettavo.
Mai una parola fuori posto. Raccontava, minimizzandole, le avventure che lo avevano reso protagonista nel nostro campo.
Insomma, mi ricordava molto i miei cari squadristi, e, parlando parlando, avevamo scoperto di essere stati senza conoscerci, spalla a spalla in una manifestazione alla quale io, a Roma per un concorso, avevo partecipato, e che si era conclusa con un tentato assalto al Viminale, nel quale lui aveva avuto un ruolo di prima fila.
Mi era riuscito così simpatico, che avevo volentieri aderito, con un mio pezzullo, al progetto (mi pare di Marina Susanna Dolci ), di dedicargli un libro.
Non se ne fece più niente, ma il pezzo dovrei averlo ancora da qualche parte.
Non trovo, invece, una sua foto, con le mai sui fianchi, che spavaldamente fronteggia "alla brava" le Forze dell'Ordine.
Squadristi, 50 anni dopo.
Una razza che non muore mai, aldilà delle contingenze della vita
PS: leggo ora un post di Ugo Maria Tassinari che dà il mio stesso giudizio...fa piacere


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