Header Ads


Dopo il 7 ottobre boom di atti antisemiti

 


Milano, 13 novembre 2023, mezuzah strappata dalla porta di uno studio, ed infisso un coltello al suo posto (archivio Osservatorio antisemitismo Fondazione CDEC) 

LONDRA – In Italia, nel 2022, ci sono stati 241 episodi di antisemitismo. L’anno scorso gli attacchi antisemiti nel nostro Paese sono quasi raddoppiati, salendo a 454. È uno dei dati del rapporto annuale sull’antisemitismo nel mondo pubblicato dall’Anti-Defamation League, la maggiore organizzazione internazionale per l’antidiffamazione ebraica, fondata nel 1913 a New York.

Lo studio rivela un incremento analogo di incidenti e violenze a carattere antisemita in tutto il mondo, verificatosi in particolare dopo l’aggressione di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre scorso e la guerra che ne è risultata nella Striscia di Gaza, ma già evidente nei primi nove mesi del 2023, specialmente nelle nazioni con un’ampia minoranza ebraica, tra cui Stati Uniti, Francia, Regno Unito 

I dati del rapporto italiano



Nel corso del 2023 l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC ha ricevuto 923 segnalazioni. Dopo attenta analisi, 454 di esse sono state rubricate come episodi di antisemitismo. 469 segnalazioni non sono state registrate poiché riferivano atti non ritenuti antisemiti (270), già rubricati (86) oppure dubbi (113). I dati del 2023 (454) sono molto superiori rispetto a quelli registrati nel 2022 (241). Non era mai accaduto di registrare un numero così elevato di episodi nel corso di dodici mesi, di cui 216 tra ottobre e dicembre. Dopo gli eccidi di Hamas del 7 ottobre si è verificato un mutamento radicale, che ha riportato ad un’atmosfera simile a quella del 1982 durante la prima guerra del Libano, quando 17 in Italia si verificò la più grave ondata di antisemitismo dalla fine della Seconda guerra mondiale , culminata nella bomba collocata e fatta esplodere negli uffici della Fondazione CDEC e nell’attentato sanguinario alla Sinagoga di Roma ad opera di terroristi palestinesi . 

La maggior parte dei casi rubricati dall’Osservatorio antisemitismo rientrano generalmente nella tipologia Diffamazione e insulti, ovvero narrative/pregiudizi/stereotipi antisemiti applicati alla realtà virtuale (es. post offensivo sul web sociale) o al mondo reale (es. discorsi antisemiti al bar o al supermercato).

 Questa tendenza è consolidata, ma dopo il 7 ottobre si è verificata una netta rottura con il passato, con circa metà degli atti contro gli ebrei che si consumano offline: minacce di morte scritte sui muri interni di locali frequentati da ebrei, mezuzah strappata dalla porta, lettere minatorie inviate a comunità ebraiche, aggressioni (verbali e fisiche) a studenti in scuole ed università, forte incremento dell’attività dei gruppi BDS (Boycott, Divestment and Sanctions against Israel, è un movimento internazionale ritenuto antisemita secondo la Working definition of antisemitism dell’International Holocaust Remembrance Alliance) in alcune università, molestie e pressioni ai danni di studenti ebrei e/o israeliani, vandalizzazioni di case e proprietà di ebrei. 

Si registra una comune degenerazione dei linguaggi. Il livello di aggressività cresce anche poiché si amplia l’accettazione sociale per l’antisemitismo legato ad Israele: se i “sionisti” sono uguali/peggio dei nazisti è lecito e democratico osteggiarli. Come affermato anche da un’importante accademica statunitense, invocare il “genocidio degli ebrei” può essere lecito, “dipende dal contesto” 

Episodi registrati da gennaio a dicembre 

Mese         N. episodi 

Gennaio   28 

Febbraio 24 

Marzo      31 

Aprile      29 

Maggio   23  

Giugno   19 

Luglio    37 

Agosto   20 

Settembre 27 

Ottobre 77 

Novembre 72 

Dicembre 67 

Totale   454 

Qui l’elenco completo degli episodi d’antisemitismo, si veda 

Nel database dell’Osservatorio antisemitismo gli episodi vengono anonimizzati per difendere la privacy delle vittime 259 episodi concernono l’antisemitismo in Internet, mentre 195 si compongono di atti accaduti materialmente, tra cui 1 aggressione e 40 casi di minacce. I 259 casi di antisemitismo nel web sono solo quelli segnalati all’Osservatorio antisemitismo dagli utenti e analizzati.

 L’Osservatorio monitora e processa direttamente durante l’anno un numero infinitamente maggiore di post ed episodi di antisemitismo in rete. Nel 2023 ne abbiamo analizzati direttamente circa 3500. L’antisemitismo in rete non è quantificabile in termini numerici, operazione che nessun istituto di ricerca persegue poiché priva di fondamento scientifico (infatti i post vengono continuamente riprodotti e rimbalzati, molti vengono rimossi direttamente dalle piattaforme social). 

È comunque importante analizzare il contenuto dei post ricevuti poiché il loro esame offre spunti per monitorare nuovi trend e cambiamenti nei linguaggi, nelle forme, nel livello di aggressività.

Il report italiano del Cdec

Nessun commento:

Powered by Blogger.