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Antonio Rapisarda si insedia al Secolo d'Italia


(askanews) - "Sarà un giornale di parte ma autorevole e aperto", in grado di "rappresentare una sorta di bussola di orientamento in questa fase molto importante di governo" della destra. Sono questi gli obiettivi di rilancio del quotidiano online Secolo d'Italia illustrati dal nuovo direttore, Antonio Rapisarda, in una conferenza stampa alla Camera insieme alla vicedirettrice, Annalisa Terranova, al presidente della società editrice del giornale, Filippo Milone, e al direttore editoriale Italo Bocchino.

Questo mio incarico, ha spiegato Rapisarda, "giunge in un momento importante, in un tornante della storia, la destra politica non è mai stata così forte come in questo momento nella storia repubblicana", in cui "una giornalista del Secolo d'Italia è la premier del Paese. Mi sembra questo un elemento che qualifichi cosa rappresenta questo giornale, non solo per la destra ma per la democrazia italiana. E' un'esperienza di governo, di destra diffusa, che si candida adesso a cambiare in senso positivo i connotati" della vita politica italiana. 

Sempre sugli obiettivi, ha spiegato Rapisarda, ex firma di Libero, "vogliamo dire e dare qualcosa in più, un racconto originale", in grado di "smontare la falsa narrazione che dipinge come caricaturale questa fase politica. Noi ci prefiggiamo di dare una versione più autorevole del racconto di questa fase storica". Sulle nostre pagine troverà spazio un "grande dibattito sull'energia, sui diritti sociali, faremo un giornale aperto, arioso, di parte e non di partito", ha aggiunto. 

Sulle novità editoriali, Rapisarda ha spiegato che "dalle prossime settimane partiremo con la web tv e abbiamo in progetto anche di fare un restyling del sito. Si parlava anche di riportare in vita la festa del Secolo d'Italia", insomma "non mancheranno le innovazioni" e "allargheremo al massimo il nostro giornale", ha assicurato il nuovo direttore del Secolo d'Italia. 

Rispetto agli altri giornali della galassia della destra (Libero, La Verità, Il Giornale), "cercheremo di trovare uno spazio di originalità, sono convinto - ha sottolineato il nuovo direttore del Secolo - che questo" giornale "abbia questo compito in più: entrare più in profondità, lo sforzo dev'essere quello di fornire elementi ulteriori" sulla "rivoluzione conservatrice che Giorgia Meloni sta portando in giro per l'Europa". 

La vicedirettirce Annalisa Terranova ha aggiunto che "il Secolo d'Italia ha il compito di mantenere la tradizione, di bandiera comunicativa di un'area politica con un'identità ben precisa, ma di intercettare anche" la nuova "destra diffusa e le sue sensibilità, a cui aggiungerei" anche l'obiettivo di "sfatare i pregiudizi sulla destra, approfondendo tematiche legate al femminile e all'ambiente, sfatando i miti di una destra anti- femminista e anti-ambientalista, e, dando voce ai tanti amministratori locali", sfatando "anche il mito della destra che non ha classe dirigente". 

Per Italo Bocchino "Rapisarda rappresenta l'ultimo tassello che serviva al Secolo d'Italia, l'ultimo giornale della grande storia del giornalismo politico ancora in vita, vivo e vegeto. La sfida - ha spiegato il direttore editoriale - era adesso quella di un'apertura, di un allargamento per un ulteriore salto di qualità".

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