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Italiani all'estero, Meloni promuove Paolo Dussich, imprenditore nostalgico

 CAMERATA DUSSICH, A NOI! FESTE IN CAMICIA NERA, CON EFFIGI DI MUSSOLINI, CROCI CELTICHE, SALUTI ROMANI E CANTI DEGLI INNI FASCISTI, PAOLO DUSSICH, RESPONSABILE DI FRATELLI D’ITALIA NELLA REPUBBLICA DOMINICANA, ORA È STATO NOMINATO DA MELONI NEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO (CGIE) - IL DISCORSO PRONUNCIATO IL 28 OTTOBRE 2012, DEDICATO AI MARÒ ALLORA PRIGIONIERI IN INDIA: “SIAMO UN POPOLO DI PUTTANE, TRADITORI E RUFFIANI GOVERNATI DA DEI CIARLATANI INCAPACI DI LIBERARE DUE RAGAZZI DELLA MARINA ITALIANA IMPRIGIONATI DAI BALUBA” – LA VENERAZIONE PER MIRKO TREMAGLIA -


Gianni Barbacetto per il Fatto Quotidiano - Estratti

 

“Sì, è vero, io sono arrivato a Santo Domingo tanti anni fa, solo con uno zaino e una canna da pesca, la mia grande passione”.

PAOLO DUSSICH 45PAOLO DUSSICH 45

 

Oggi è l’italiano più influente del Centro America. Paolo Dussich, padovano d’origini istriane, imprenditore dell’automazione, è stato presidente dei Comites (Comitati degli italiani all’estero) di Santo Domingo prima e di Panama poi, oggi è membro del Consiglio direttivo centrale del Comitato tricolore per gli italiani nel mondo, è responsabile di Fratelli d’Italia nella Repubblica Dominicana ed è stato nominato da Giorgia Meloni nel Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie). “Finalmente gli italiani del Centro America e dei Caraibi hanno un proprio rappresentante all’interno del Cgie. Era ora”, ha annunciato con entusiasmo Azzurro Caribe, il giornale locale online dei nostri connazionali.

 

PAOLO DUSSICH 45PAOLO DUSSICH 45

Molto attivo e sempre presente alle manifestazioni e alle feste degli italiani impiantati in Centro America, Dussich ha una passione soprattutto per le feste in camicia nera, con bandiere della Repubblica sociale, effigi di Mussolini, aquile, croci celtiche, bandiere di Forza nuova, saluti romani e canti commossi degli inni fascisti, primo fra tutti Giovinezza. È una tradizione per lui celebrare la Marcia su Roma, il 28 ottobre. C’è chi ancora cita il suo vibrante discorso pronunciato il 28 ottobre 2012, dedicato ai Marò allora prigionieri in India: “Siamo un popolo di puttane, di traditori e di ruffiani.

 

Siamo governati da dei ciarlatani – ha scandito – che non sono neppure capaci di liberare due ragazzi della Marina italiana imprigionati dai baluba”. Molto diplomatico.

 

Ma oggi va meglio, in Italia, tanto che il governo lo ha nominato rappresentante degli italiani all’estero nel loro parlamentino consultivo presso il ministero degli Esteri. “Io non appartengo ad alcun partito”, dice al Fatto Quotidiano.

 

PAOLO DUSSICH IGNAZIO LA RUSSAPAOLO DUSSICH IGNAZIO LA RUSSA

Ma Dussich non nasconde la sua venerazione per Mirko Tremaglia (...) Al Fatto, racconta: “Sono molto benvoluto qui a Santo Domingo, dove vivono 50 mila italiani, anche se quelli attivi e iscritti sono 13 mila. Sì, è vero, ho partecipato a qualche festa di quelle che lei dice”, ammette.

 

Ma minimizza. “Io sono attivo nel volontariato e nell’aiuto ai nostri connazionali”. Eppure le foto non lasciano incertezze su camicia nera e saluti romani, e qualche video toglie ogni dubbio anche sugli inni fascisti cantati a gran voce.


FONTE: DAGOSPIA

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