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Strage di Brescia, chiesto il giudizio per due "ragazzini" veronesi

 


La Procura minorile e la Procura ordinaria di Brescia hanno chiesto il rinvio a giudizio di Marco Toffaloni e Roberto Zorzi. I due neofascisti veronesi, che all’epoca della bomba avevano rispettivamente 17 e 20 anni, secondo l’accusa furono coinvolti nell’esecuzione dell’atto terroristico. 

Una foto agli atti e una perizia antropometrica dimostrerebbero che Toffaloni era in piazza quella mattina, mentre Zorzi è accusato di aver condiviso il piano di esecuzione da Verona.

Entrambi erano considerati vicini all’ambiente di Ordine Nuovo, movimento di estrema destra fondato da Pino Rauti e Clemente Graziani e sciolto per divieto di ricostituzione del partito fascista. I due ricevevano ordini da Carlo Maria Maggi, il leader veneto della componente rientrata nel Msi insieme a Rauti nel 1969, alla vigilia della strage di piazza Fontana.  Maggi, condannato all’ergastolo, insieme a Maurizio Tramonte, è morto nel dicembre 2018 mentre a Tramonte è stata negata nei giorni scorsi la revisione del processo.

Il nome di Marco Toffaloni balza alla cronaca dieci anni fa, proprio alla vigilia del processo d'appello a Maggi e Tramonte (destini incatenati tra i due). Un personaggio interessante, perché rappresenta, pur nella sua tenera età, la transizione verso un'esperienza originale, le sette che praticano forme di violenza purificatrice.
Parliamo di Ludwig, il piccolo nucleo di terrorismo magico-religioso attivo in Veneto a cavallo degli anni '80. A tirare in mezzo il ragazzino è il generale Amos Spiazzi di Corteregia, il militar plurinquisito (e condannato all'ergastolo in primo grado per la strage alla questura di Milano) ma poi puntualmente assolto o prosciolto. Secondo le deposizioni di un altro componente dell'Organizzazione di sicurezza che faceva capo al militare, Giampaolo Stimamiglio " il cosiddetto gruppo Ludwig era stato costituito dai nuovi elementi di Ordine Nuovo, e, dello stesso, avevano fatto parte i noti Abel, Furlan, M., S. e Toffaloni, che lo Stimamiglio indica con il soprannome di Tomaten" [i due cognomi sono siglati per mia scelta, visto che in assenza di sviluppi giudiziari va applicato a 40 anni dei fatti il diritto all'oblio, ndb].

E' il caso di ricordare che il primo delitto attribuito a Ludwig (rimasto impunito) è l'omicidio di un nomade bruciato vivo nella sua 126 nell'agosto del 1977 mentre il primo delitto per cui sono stati condannati Abel e Furlan è di cinque anni dopo (i due frati massacrati al monte Berico). Marco Toffoloni era poi balzato agli onori della cronaca alla fine degli anni Ottanta, per la sua militanza nelle Ronde pirogene antidemocratiche, un gruppetto radicato a Bologna che aveva addentellati con la setta induista Ananda Marga e condivideva con Ludwig la teoria della piroacastasi (il fuoco purificatore). Di lui e delle attività delle Ronde, che bruciavano le utilitarie dei proletari della periferia bolognese, me ne ero già occupato nella prima edizione di Fascisteria.

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