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L'Fsb: una cittadina ucraina ha ucciso Dugina


In un comunicato l'Fsb - i servizi russi di intelligence - afferma di avere risolto il caso Dugina: "Il crimine - si legge nella nota - è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L'esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia Sofia Shaban. Una Mini Cooper è stata usata per spiare Dugina. Le targhe sono state cambiate tre volte: sono state utilizzate le targhe della DPR, del Kazakistan e dell'Ucraina. Il giorno del delitto, Vovk e sua figlia sono andate al festival "Tradizione" e, il giorno dopo l'esecuzione dell'attentato, il 21 agosto, sono partite per l'Estonia passando attraverso Pskov.
Alla mia obiezione maliziosa, l'arresto di Valpreda, Enrico Tomaselli che da mesi si sta sapientemente occupando della guerra russo-ucraina (suo il primo instant-book) ha così replicato: 

se fosse un'operazione del FSB (a che scopo?), si sono infiltrati benissimo nei servizi ucraini, ed hanno messo in piedi una mega operazione di questo livello, per fare fuori la figlia di Dugin? Quando in Russia contano molto meno di Forza Nuova qui da noi? Diciamo che mi sembra improbabile...
E poi, a quel punto, meglio fermarla alla frontiera e far sì che moriva in un conflitto a fuoco...

Ad ogni modo i servizi russi hanno già diffuso i video della sua presenza in Russia e la notizia che a venderle l'auto usata è stato un miliziano del battaglione Azov.



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