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Il giorno "nero" del Pd tra l'antisemitismo del cocco di Letta e lo scandalo trash del vice-Gualtieri


di Lucia Portolano/la Repubblica 

Su Facebook  ha negato lo stato d’Israele, paragonandolo agli alieni. Ma ancor prima su Twitter aveva scritto “Gerusalemme è stata occupata in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei 6 giorni. Solidarietà al popolo palestinese”. Il candidato del Pd in Basilicata Raffaele La Regina, 29enne segretario regionale del partito, è finito nella bufera. Parole impregnate di antisemitismo e che hanno suscitato lo sdegno della Comunità ebraica di Roma.

Ma che sono anche diventate argomento di polemica politica contro il Pd: il segretario nazionale Enrico Letta è intervenuto immediatamente sulla questione. "La posizione del Pd su Israele è nota. I due tweet e il meme di Raffaele La Regina, risalenti a quando non era candidato del Pd e non rappresentava il Pd, non rispecchiano in alcun modo il lavoro e le prese di posizione del Partito Democratico di questi anni, schierato a difesa del diritto a esistere dello Stato di Israele, della sua sicurezza e del percorso di pace", hanno dichiarato fonti del Nazareno.

La Regina, chiamato in causa dal Giornale in un articolo, prima della cancellazione della sua pagina Facebook, ha affidato a un tweet le sue scuse: " Il Giornale di oggi mi accusa di negare l'esistenza dello stato di israele, richiamando un meme che distrattamente e superficialmente ho rilanciato in un gruppo privato. Si trattava insomma di satira, non di una posizione politica. Un gesto comunque sbagliato, per cui chiedo scusa. Ma voglio essere chiaro, non ho mai messo in dubbio la legittimità dello stato di israele, né in passato né mai, né il suo diritto a esistere".

Il candidato al collegio plurinominale per la Camera in Basilicata, in una posizione blindata, aveva scritto su Twitter nel 2017: "Gerusalemme è un luogo sacro per tre principali religioni monoteiste, occupato in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei 6 giorni. Solidarietà al popolo palestinese". Mentre su Facebook aveva pubblicato nel 2020 un altro post sullo stesso tema: "In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perchè proprio al mollicato?". "Candidare i giovani in Parlamento è una scelta di valore, soprattutto se i candidati portano valore e idee innovative. Se bisogna leggere tesi di odio che negano il diritto d'Israele ad esistere allora abbiamo un grande problema", è la risposta della presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, affidata a Twitter.

Dopo le scuse affidate a Twitter, La Regina ha parlato direttamente in conferenza stampa, affidando a Letta le conclusioni: "Ha ribadito le sue "scuse",dicendo di aver usato "parole sbagliate" ma di non aver "mai messo in dubbio la legittimità dello stato di Israele e il suo diritto ad esistere". Il segretario dem lo ha ringraziato per delle "parole che chiudono una polemica che il Giornale ha voluto alzare. Siamo sempre molto trasparenti e mi sembra che le tue parole e il comunicato precedente abbiano fatto chiarezza su parole del passato che non hanno a che fare con le scelte di oggi".


 «VI SPARO»: ALBINO RUBERTI LITIGA NEL RISTORANTE «DA PLINIO» DI FROSINONE. LE DIMISSIONI DOPO LE POLEMICHE

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

A cinque settimane dalle elezioni scoppia il caso del video della lite del capo di gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, Albino Ruberti, con altre persone a cena nel ristorante «da Plinio» di Frosinone nel quale il braccio destro del primo cittadino reagisce con frasi del tipo «vi sparo, vi ammazzo, vi dovete inginocchiare», ma anche in risposta a qualcuno che gli avrebbe detto «io ti compro». Un caso che scatena immediatamente una ridda di polemiche e finisce con le dimissioni del capo di Gabinetto.

E il sindaco Roberto Gualtieri che nel pomeriggio accetta la decisione del suo braccio destro. «Ringrazio Albino Ruberti - scrive - per aver offerto le sue dimissioni a seguito della diffusione di un video che riporta una sua violenta lite verbale avvenuta in occasione di una cena privata svoltasi a Frosinone due mesi fa.

Le frasi contenute nel video sono gravi e non appropriate per chi ricopre un incarico di questa delicatezza. Per questo, in attesa che venga chiarita l’effettiva dinamica dei fatti, ho preso atto delle dimissioni di Albino Ruberti e ho chiesto al Vicecapo di Gabinetto Nicola De Bernardini di assumerne le funzioni».

E aggiunge: «Al tempo stesso voglio rimarcare la straordinaria qualità del lavoro svolto da Ruberti come Capo di Gabinetto, la totale dedizione e l’impegno profusi, e ho sempre apprezzato la sua orgogliosa difesa dell’integrità e dell’autonomia dell’amministrazione comunale e delle sue scelte».

Sul caso è stata aperta un’indagine da parte della procura di Frosinone, da dove sembra provenga il video pubblicato sulla pagina online de Il Foglio, e di Roma, ma intanto venerdì mattina dalla direzione nazionale del Partito democratico quanto accaduto si definisce già «un caso gravissimo, che non può restare senza conseguenze».

Secondo l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e la sua lista civica, nonché per il M5S, Ruberti «deve lasciare subito». «Ora spuntano pure risse e minacce in mezzo alla strada - dice in una nota la deputata laziale della Lega Barbara Saltamartini - Occorre agire subito contro i violenti».

L’ex assessore regionale, e già europarlamentare del Pd, Francesco De Angelis, con una mail inviata al Nazareno, ha ritirato la propria candidatura alla Camera in seguito al video - pubblicato dal Foglio. Il fratello di De Angelis, Vladimiro, sarebbe infatti l’uomo con cui Ruberti discute nel video. L’ex assessore era infatti alla cena dove si è scatenato il tutto e sarebbe stato anche testimone delle minacce. Da quanto ribadiscono le fonti, il ritiro di De Angelis è avvenuto per evitare strumentalizzazioni, sottolineando che quella dell’esponente dem di Frosinone era una candidatura praticamente «non in posizione eleggibile, ma di servizio». Poichè De Angelis era in lista a Roma quando il suo collegio di riferimento è quello ciociaro.

Gli accertamenti per l’acquisizione del video da parte delle forze dell’ordine potrebbero già scattare in giornata, così come gli accertamenti su quanto accaduto.

Secondo una prima replica di Ruberti, e anche della sua compagna, la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, originaria proprio di Frosinone, la lite sarebbe scaturita da una discussione «per motivi calcistici» e risalirebbe a una sera del giugno scorso.

Presenti, secondo Il Foglio, Francesco De Angelis, ex assessore regionale e poi europarlamentare Pd, nonché attualmente candidato dem. In particolare la lite sarebbe avvenuta però con il fratello Vladimiro. Ruberti ha parlato di una terza persona coinvolta con la quale avrebbe invece avuto la lite, mentre De Angelis smentisce qualsiasi discussione.

La reazione di Ruberti, si capisce dal video pubblicato online, si riferisce in particolare a una frase «Me te compro» pronunciata nei suoi confronti, alla quale il capo di gabinetto risponde «fai la tua scelta, se stai con questa gente non stai con me. Te lo comunico».

E ancora: «Si deve inginocchiare, sennò dico a tutti quello che ha detto. Lo scrivo stasera quello che mi avete chiesto a tavola». C’è anche qualcuno che annuncia l’imminente intervento dei carabinieri chiamati da qualcuno che ha assistito alla lite. Non è ancora chiaro se poi una pattuglia dell’Arma sia effettivamente giunta sul posto.

La sera del Primo maggio di due anni fa, con il lockdown sanitario in corso, Ruberti fu identificato con altre persone a cena in un appartamento al Pigneto e multato dai vigili urbani che svolgevano controlli su chi non rispettava le misure di sicurezza anti-pandemia. «Era un incontro di lavoro», spiegò allora il capo di gabinetto del sindaco.

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