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Senza incidenti il corteo e il presente per Sergio Ramelli


È partito poco dopo le 20,30, da piazzale Gorini, a Milano, il corteo in memoria di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a colpi di chiave inglese nel 1975 dal servizio d'ordine di Medicina di Avanguardia operaia.  Insieme a tanti tricolori, in testa al corteo è stato esposto uno striscione nero con scritto 'onore ai camerati caduti'. Presente un folto e compatto gruppo - circa 100 persone - di Lealtà e Azione ma anche esponenti della Lega e di Fratelli d'Italia. La folla è 'schierata', suddivisa in file da 5-6 persone con le gambe leggermente divaricate e le mani raccolte all'altezza del bacino. I militanti hanno acceso delle fiaccole. La questura di Milano aveva dato il via libera al corteo in ricordo di Sergio Ramelli nei giorni scorsi, riducendo il percorso (che storicamente partiva da piazzale Susa) e dando il divieto di marciare in modo militare e di esibire simboli nazifascisti. 

Sono stati più di mille, i militanti di estrema destra presenti, al corteo che si è concluso davanti al murale in via Paladini dedicato al giovane ucciso nel 1975. In testa le bandiere tricolori e una corona poi deposta davanti al murale. Al corteo presente esponenti noti dell'estrema destra come il leader di CasaPound, Gianluca Iannone e militanti di Lealtà e Azione. A poca distanza, in via Goldoni, il presidio di Memoria Antifascista, una manifestazione moodesta con poche centinaia di presenti. Entrambe le manifestazioni sono state monitorate dalle forze dell'ordine presenti sul posto. I manifestanti si sono incolonnati in file compatte per cinque: alcuni di loro impugnando delle fiaccole, altri il tricolore, coprendo più di 500 metri di strada . Il corteo, dopo aver percorso via Aselli, ha imboccato via Amadeo per raggiungere via Paladini, luogo dell'aggressione che portò alla morte di Ramelli. Davanti al murale in ricordo del giovane è stato celebrato il rito del 'Presente'. 

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