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Lobby nera, è una contessa bionda (georgiana) la quarta indagata



 

Lali Panchulidze, rappresentante di un’antica famiglia ortodossa georgiana, 32 anni, un figlio amatissimo Nika di 9, laurea in letteratura e master in pedagogia, consulente e PR. È stata impiegata di banca ed insegnante, ha lavorato nel settore del commercio internazionale euroasiatico di moda, design e beni di lusso. Attualmente si occupa di comunicazione, promozione, eventi e servizi video fotografici, in collaborazione con il Moai Studio di Milano. È presidente dell’associazione ecumenica cristiana Italia-Georgia-Eurasia che si interessa di storia, cultura e identità, della organizzazione di viaggi turistici nel Caucaso e della promozione dei famosi vini georgiani.
Si presenta così su Linkedin la "collaboratrice di Roberto Jonghi Lavarini" che è la quarta indagata per lo scandalo della "lobby nera". Sarebbe lei la donna che ritira il trolley trappola di Fan Page, con libri al posto dei soldi promessi, mentre il "barone nero" assiste defilato alla consegna. Un'esponente di rango dell'aristocrazia europea  (nella foto con Diego Fusaro e Dughin), come si descrive in un'intervista a una rivista luxury arricchita da sue foto con l'erede Savoia e Vittorio Sgarbi:

Sono nata in Georgia ma risiedo in Italia ormai da molti anni, mi occupo di pubbliche relazioni internazionali, attraverso una fitta rete di contatti in qualità di rappresentante della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia e Armenia, e sono vice presidente della associazione culturale Aristocrazia Europea che riunisce oltre 600 famiglie della antica nobiltà che hanno fatto la storia delle moderne nazioni.Si è occupata di moda e lusso, ma anche di tradizioni e solidarietà, cos’è per lei il lusso?

Il lusso deve essere inteso non nella sua semplice valenza economica, ma nel giusto senso filosofico, estetico e simbolico, come eccellenza, come ricerca umana della perfezione delle cose.
Quando parliamo di prodotti di lusso parliamo innanzitutto di intelligenze e abilità di uomini e donne, di anni di studio e di lavoro, di ricerca dei materiali migliori e delle tecniche produttive più valide.

Una nobildonna che rivendica soprattutto la sua "nobiltà personale":
La mia è una antica famiglia cristiana ortodossa georgiana, i miei antenati furono patrizi bizantini, nobili (aznauri) del principato di Tao Klarjeti e del regno di Imerezia, cavalieri caucasici templari (tadzrelebi), principi georgiani (tavadashvili), generali e conti dell’impero russo degli zar. Ma io sono semplicemente Lali, me stessa, perché la vera nobiltà è solo personale, d’animo, quella che ti guadagni sul campo, con il lavoro e l’impegno di tutti i giorni, la cultura e la solidarietà. Semmai ci tengo al titolo di “mandilosani” (dama, nobildonna) che mi è stato concesso per la mia patriottica fedeltà alla Georgia, alla nostra tradizione, alla nostra santa Chiesa Ortodossa e alla nostra gloriosa dinastia reale Bagrationi.


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