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Letti da noi 31/ La notte brucia ancora Primavalle, il rogo che ha distrutto la famiglia Mattei

 


Nella notte del 16 aprile 1973, nel popoloso e popolare quartiere romano di Primavalle, assassini appiccarono il fuoco alla porta dell'abitazione di Mario Mattei, di professione netturbino, e segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. I suoi figli, Stefano, di anni 22 e Virgilio di anni 10 morirono bruciati vivi. I responsabili Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo furono condannati per omicidio colposo e detenzione di materiale esplodente dopo la derubricazione, dall'imputazione di Strage.

Nel quarantottesimo anniversario della strage di Primavalle vogliamo ricordare i fratelli Mattei con una recensione del libro scritto da Giampaolo Mattei La Notte brucia ancora. Primavalle. Il rogo che ha distrutto la mia famiglia.

Un rogo che continua, 48 anni dopo, ad ardere nella coscienza del Paese, come una lunga cicatrice di quegli anni di piombo che lacerano ancora la carne di una storia divisa. Arrivarono in tre la notte del 16 aprile 1973, con una tanica di benzina. Erano giovani militanti di Potere Operaio e avevano un obiettivo preciso: appiccare il fuoco a un appartamento della case popolari di Primavalle, nella Roma degli anni ’70 dove "uccidere un fascista non è reato".


Quella domenica mattina l’orologio batte le tre e mezzo; il quartiere dorme a via Bernardo da Bibbiena 33. Il rogo che divampa a casa di Mario Mattei, di professione netturbino, nella scala D del lotto 15 di quelle case popolari, si portò via due fratelli, arsi vivi insieme all’ultimo brandello d’innocenza di una generazione che vide salire su opposte barricare "rossi e neri"

Virgilio Mattei, 22 anni, e Stefano, di 10, hanno un unico colpa: essere figli di una famiglia fascista, gente da colpire e punire. Carne da bruciare. Giampaolo Mattei aveva 4 anni e quella drammatica notte di cui non ha avuto ancora giustizia, fu portato in salvo dalla madre sconvolto.

Tredici anni fa, in occasione del trentacinquesimo anniversario della strage, Giampaolo Mattei insieme con il giornalista Giommaria Monti scrive "La notte brucia ancora. Primavalle. Il rogo che ha distrutto la mia famiglia, edito da Sperling&Kupfer un libro di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura che racconta il doppio dolore dei sopravvissuti: quello silenzio e quotidiano dell'assenza dei cari, quello sordo di una giustizia negata. Un’inchiesta giudiziaria infinita e le rivelazioni a orologeria dei protagonisti di quel massacro hanno infatti permesso di individuare i colpevoli, ma per quel delitto atroce nessuno ha pagato. Anche l’odio è andato in prescrizione, eppure quelle fiamme non si sono ancora spente. E il rogo di Primavalle parla di una violenza politica che in quella borgata romana divenne bagno di sangue.

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