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Un gossip infamante dopo la scissione. Ottaviani replica: non sono gay


Il collega Manuel Spadazzi, dalle colonne de Il Resto del Carlino, edizione di Rimini intervista Mirco Ottaviani, ex dirigente nazionale di Forza Nuova, già coordinatore romagnolo del movimento politico guidato da Roberto Fiore, finito sotto processo per aver inscenato un finto funerale, in quel di Cesena contro le unioni gay, tra i principali protagonisti nelle scorse settimane di una scissione da Forza Nuova.
Infatti Mirco Ottaviani insieme ai militanti riminesi e della romagna furono i primi a lasciare Forza Nuova nelle scorse settimane per disaccordi sulla linea politica del movimento e furono seguiti da militanti e dirigenti del Nord, del Sud, del Centro Italia, dando vita a La Rete.
Mirco Ottaviani, secondo la dirigenza nazionale, non se ne è andato, è stato espulso per gravi motivi di indegnità: l'essere omosessuale.
Ottaviani rispondendo alle domande del collega Spadazzi rigetta le infamanti accuse, giunte in tempi non sospetti anche a questo blog, che non abbiamo voluto pubblicare perché non rientra nei nostri parametri giornalistici, precisando: è solo uno squallido gossip che qualcuno, ad arte, ha rispolverato, da una vecchia vicenda.
Intervista che riportiamo integralmente.

A quale vicenda si riferisce?
Nel 2016, quando ero candidato a sindaco per Rimini – ricorda lo stesso Ottaviani – una riminese che all’epoca militava in Forza Nuova scrisse, sui social, che io ero gay. L’ho subito querelata per diffamazione. Dopo aver lasciato Forza Nuova qualcuno ha ritirato fuori questa vecchia storia, basandosi proprio sulla denuncia che avevo fatto".
Sentirsi dare dell’omosessuale per lei è un’accusa?
"Lo è, perché non lo sono e perché tutti sanno la mia posizione sui gay. E’ una storia veramente squallida, ripeto, che è stata usata come vendetta nei miei confronti".
Ora presenterà nuove denunce?"Non ci sono i presupposti legali. Ne ho parlato con il mio avvocato: chi ha messo in circolazione certe voci è stato furbo. Inoltre ho già una decina di processi e indagini pendenti...".
E la donna che aveva querelato?
"Che io sappia, il procedimento giudiziario non si è ancora concluso".
Perché ha lasciato Forza Nuova?
"Perché io e molti altri eravamo da tempo ai ferri corti con Fiore. L’incoerenza, l’inaffidabilità della segreteria nazionale, e una linea generale divenuta ormai antitetica allo stile ordinato e disciplinato che ci ha da sempre contraddistinto nelle nostre iniziative, ci hanno spinto ad abbandonare Forza Nuova, che ha più gli gli attributi necessari per una vera lotta di opposizione al sistema. Avevamo chiesto il congresso per rinnovare il partito, ma ci è stato negato".

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