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E' morto Sternhell: assegnò alla Francia la primazia sulle origini del fascismo



E' morto a 85 anni Zeev Sternhell, uno dei massimi esperti al mondo di fascismo, figura storica della sinistra israeliana e Premio Israele per le Scienze politiche nel 2008. Lo ha reso noto il quotidiano Haaretz di cui a lungo Sternhell è stato una firma di spicco.
Nato in Polonia nel 1935 fu l'unico sopravvissuto alla Shoah della sua famiglia distrutta dai nazisti. Emigrato nel 1951 a 16 anni in Israele, Sternhell servì come comandante nella 1/a Brigata di fanteria 'Golani' ed ha combattuto nella Guerra dei Sei Giorni, in quella di Kippur e in Libano. Esponente di spicco del movimento pacifista israeliano ha subito un attentato dinamitardo contro la sua abitazione nel 2008, riportando lievi ferite. Esplosione attribuita a estremisti di destra. Strenuo critico della destra in Israele, ha ammonito più volte sulla possibilità di un collasso della democrazia nel Paese. 
Laureato in Storia e Scienze politiche all'Università ebraica di Gerusalemme, ha studiato anche all'Institut d'études politiques di Parigi con una tesi dedicata al nazionalista Maurice Barres. I suoi lavori - molti dei quali tradotti in italiano, da "La destra rivoluzionaria" a 'Nascita dell'ideologia fascista' da 'Né destra né sinistra' a 'Nascita di Israele' - hanno avuto un forte impatto sulle interpretazioni tradizionali delle ideologie antiliberali e antidemocratiche.
Nella sua interpretazione Sternhell sposta nello spazio (verso la Francia) e nel tempo (a cavallo del secolo) le origini del fascismo. Nella trilogia dedicata al tema sposta l'asse della sua attenzione dalla "destra rivoluzionaria" al ruolo centrale del sindacalismo rivoluzionario nella "nascita dell'ideologia fascista". Un corollario centrale di questa sua rilettura è la profonda differenza tra fascismo e nazismo  

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