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L'arresto misterioso che ha portato a scoprire uno dei killer dell'ultimo omicidio rivendicato dai Nar

Un ex agente di polizia, Flavio Galassi di 27 anni e un suo amico, Fabrizio Dante, 25 anni, entrambi di Roma, sono stati arrestati a Padova dai carabinieri dopo essere stati trovati in possesso di documenti falsi, una radio ricetrasmittente con il numero di matricola cancellato e alcune pubblicazioni sul nazismo.
Nei loro confronti il sostituto procuratore della repubblica Antonio Cappelleri ha emesso ordine di cattura per ricettazione, falso e attestazione di false generalità, inviando gli atti alla magistratura della Capitale. Galassi e Dante erano stati fermati dai militari del Nucleo radiomobile nei pressi del casello autostradale di Padova est, mentre viaggiavano a bordo di una ''fiat 131''.
Secondo quanto si è appreso, Galassi (in congedo dal 1984) avrebbe dichiarato ai carabinieri di essere un agente di polizia, esibendo un tesserino di riconoscimento e una patente rilasciata dal ministero degli interni, documenti di cui Galassi avrebbe denunciato lo smarrimento cinque anni fa. Dante, invece, avrebbe fornito in un primo momento false generalità, mostrando un passaporto che risulterebbe rubato. I due avrebbero dichiarato al magistrato di essersi recati nel Veneto per incontrare alcune ragazze. 
Così l'Ansa la sera del 31 gennaio 1989 racconta l'arresto di due neofascisti romani incappati in un controllo casuale. E' il battito di ali nel golfo del Tonchino che scatena la tempesta tropicale in Amazzonia. Trent'anni dopo, grazie a quell'impronta digitale e alle nuove tecniche di analisi dattiloscopica, Fabrizio Dante sarà condannato all'ergastolo per l'ultimo omicidio dei Nar, l'agente Di Leonardo, ucciso la notte del Primo Maggio 1985 sull'A24. Il caso resta ovviamente aperto per la semplice ragione che il commando era composto da tre persone.

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