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Castellammare di Stabia, danneggiato il monumento alla resistenza. La denuncia dell'Anpi


E' scomparso un bassorilievo in bronzo raffigurante il martirio dello stabiese Manfredi Talamo alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, opera di Antonio Gargiulo, posto sulla base del monumento all’eroico carabiniere che si trova in Villa comunale, lungo via Mazzini. Il manufatto artistico è stato asportato dalla base in pietra lavica e non è stato finora rinvenuto neanche nelle immediate vicinanze dell’aiuola che ospita il monumento inaugurato nel 1995.
“Facciamo appello all’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia e alle forze dell’ordine  spiega il presidente della sezione Anpi di Castellammare di Stabia-Gragnano Giuseppe di Massa  affinché quanto prima il monumento sia restituito nella sua integrità alla cittadinanza e perché si faccia piena luce su quanto accaduto, anche in coincidenza con la Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
 Vogliamo augurarci che si tratti soltanto del gesto vandalico di qualche sconsiderato, fermo restando l’impegno e l’invio dell’Anpi alla vigilanza democratica anche nella nostra Castellammare è, a 75 anni dalla Liberazione del Paese dal nazifascismo. 
Nel 2015 il monumento a Manfredi Talamo fu oggetto di un vile gesto vandalico, con l’abbattimento della statua che sormonta la base in pietra lavica. Ci auguriamo che quanto prima si possa risistemare l’area e restituire il giusto onore a uno stabiese morto per la Liberazione dell’Italia dai nazifascisti”.
Per il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, quanto accaduto è "un’offesa alla storia di una città che con orgoglio e vanto si fregia della Medaglia d’Oro al Merito Civile per la Lotta di Liberazione. Lo sfregio al monumento alla Resistenza, per la memoria del colonnello dei carabinieri Manfredi Talamo, è un oltraggio a chi ha sacrificato la sua vita per la nostra libertà".

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