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La comunità di Avanguardia organizza il 6 marzo il presente in piazza per Franco Anselmi

Il 6 marzo di quarantadue anni fa, venne ucciso a tradimento Franco Anselmi, in una rapina in armeria. Fu il primo caduto dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Bolognese di nascita, romano d'azione comincia a fare politica nel Movimento Sociale Italiano fin da giovanissimo. A sedici anni è vittima di una aggressione che lo riduce in fin di vita, all'ingresso del liceo scientifico Keplero XI viene percosso e preso a sprangate da un gruppo di militanti di estrema sinistra. Finito in coma, riprende conoscenza dopo 3 mesi, subendo danni irreversibili alla vista. Nel febbraio del 1975 si trova accanto allo studente greco Mikis Mantakas, militante del Fronte Universitario d'Azione Nazionale mentre questi viene ucciso a colpi di pistola.Il sangue del giovane greco, schizzando, sporca il passamontagna di Anselmi che conserverà quel copricapo come una reliquia. Nel 1977 assieme ad Alessandro Alibrandi e ai fratelli Fioravanti è tra i fondatori dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Anselmi partecipa alle prime azioni del gruppo come l'assalto a colpi di bottiglie molotov alle redazioni dei giornali «Il Messaggero» e «Il Corriere della sera». Il 7 gennaio 1978 è tra i militanti che accorrono ad Acca Larentia dopo l'omicidio dei giovani missini.
Anselmi ha con sé il passamontagna sporco del sangue di Mantakas e in un macabro rituale di vendetta lo intinge nelle macchie ancora fresche lasciate per terra da uno dei ragazzi appena uccisi.
Per far fronte alla necessità di nuove armi, i Nar decidono di rapinare l'armeria Centofanti, non distante dalle abitazioni di alcuni membri del gruppo. Nel tentativo di sviare le indagini viene ideata la simulazione di una rapina ad opera di tossicodipendenti. Secondo i piani, al termine del colpo il compito di Franco sarà quello di derubare i gestori dell'armeria tenuti in ostaggio, togliendo loro anelli, bracciali, portafogli e collanine. Un modus operandi non riconducibile ad una rapina di approvvigionamento ad opera di un gruppo politico. Mentre si apprestava ad uscire, Anselmi è stato colpito alle spalle da un colpo di pistola esploso da uno dei gestori dell'armeria. Alessandro Alibrandi è rimasto ferito. Franco è morto
Ad onorare la memoria di Franco Anselmi, con il rito del presente, come avviene da qualche anno, è la comunità politica di Avanguardia, che in una nota, diffusa da Vincenzo Nardulli, annuncia che : "il 6 marzo come avviene da qualche anno, alle ore 17 saremo in Via Ramazzini al numero civico 107 per ricordare e commemorare il camerata Franco Anselmi.
In questa occasione, come tradizione consolidata nel tempo, sarà chiamato, sul luogo dove è stato ammazzato il presente




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