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Catanzaro ricorda con una fiaccolata le vittime delle foibe.

Foibe per non dimenticare. Anche Catanzaro, come tante città del Nord, del Centro, del sud del paese ricorda i martiri delle foibe dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, dalmati, nel secondo dopoguerra e della più complessa vicende del confine orientale, con una fiaccolata, prevista per sabato 15 febbraio con inizio alle ore 18 a Piazza Galluppi.
L'evento è stato organizzato, per il secondo anno consecutivo dal Comitato Norma Cossetto.
Il senso di questa giornata di ricordo in onore delle vittime delle foibe ci viene chiarito, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa dal comitato Norma Cossetto che pubblichiamo per intero.

IlComitato Norma Cossetto, per il secondo anno consecutivo, scenderà in piazza per onorare il ricordo delle decine di migliaia di italiani vittime di uno sterminio silenzioso che per più di cinquanta anni è stato volutamente taciuto. Nel corso della seconda guerra mondiale, e nell'immediato dopoguerra, l'odio anti-italiano si trasformò in una vera pulizia etnica: decine di migliaia di italiani- dell'Istria e della Dalmazia- vennero deportati, massacrati e i loro corpi gettati nelle foibe. Una violenza e un orrore cieco del comunismo titino, che vide una collaborazione tra i partigiani slavi e partigiani italiani comunisti vicini al PCI e non risparmiò la popolazione inerme. La loro unica colpa? Essere italiani. Una tragedia accompagnata dal drammatico esodo di 350.000 profughi italiani, furono privati di tutto e costretti ad abbandonare i loro paesi e le loro abitazioni in Istria, Quarnaro e Dalmazia, deportati in treno in condizioni indegne furono accolti a sassate, sputi e lancio di pomodori alla stazione di Bologna. Il Presidente della Repubblica Mattarella, durante le celebrazioni del Giorno del Ricordo, ha definito le Foibe "una sciagura nazionale" e ha denunciato che questa pagina di storia è stata "ignorata, rimossa o addirittura negata". Parole coraggiose che dovrebbero far riflettere le varie, purtroppo troppe, sacche di negazionismo presenti ancora tutt'oggi in Italia. Basti pensare al convegno sulle foibe organizzato dall'ANPI, presso la biblioteca del Senato, con una impostazione giustificazionista fin dal titolo, <<il fascismo di confine e il dramma delle foibe>> e il relatore dell'unico intervento, sul dramma delle foibe, è Franco Cecotti. Sul sito dell'Associazione partigiani con il suo nome, spiccano due foto dei sostenitori. Anziani veterani con tanto di copricapo filo titino e stella rossa. Per non parlare dell'Anpi di lecce che ha duramente contestato la decisione del consiglio comunale di intitolare una via a Norma Cossetto, medaglia d'oro alla memoria bollandola come "una presunta martire delle foibe". Esempi di squallido oltraggio alla memoria della giovane studentessa di 23 anni violentata da 17 partigiani titini e infine gettata nella Foiba di Surani. Nessuna femminista o attivista contro la violenza sulle donne ha avuto da ridire. L'ignoranza e il negazionismo rafforzano sempre di più la nostra voglia di ricordare e di rendere giustizia alla storia e alla memoria che non devono cadere nell'oblio per mero calcolo politico e ideologico. Il ricordo deve essere un dovere che unisce tutti noi italiani sopratutto perché questa pagina di storia ci offre un grande insegnamento: per amore della nostra terra, tanti italiani hanno pagato con la vita. Il Comitato Norma Cossetto invita i cittadini a partecipare alla fiaccolata del ricordo che si terrà sabato 15 febbraio, alle ore 18, presso la piazza Galluppi (di fronte sede centrale delle Poste). Esserci è un dovere, Foibe: Catanzaro non dimentica.

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