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Pestaggio di Potenza, Tisci: nulla a che vedere coi picchiatori

Non conosco la ragazza pestata a Potenza per il suo orientamento sessuale, non conosco lei e, ovviamente, non conosco gli aggressori.
La solidarietà è a prescindere, perché è assurdo essere pestati senza motivo. È assurdo fare della violenza uno strumento ai giorno d'oggi, è assurdo farlo in superiorità numerica, è assurdo farlo "a gratis".
Da uomo di destra, credo con una delle militanza vissute più intensamente a tutti i livelli tra quelli della destra in Basilicata voglio, però, sgombrare il campo da ogni dubbio ulteriore.
La ragazza definisce gli aggressori nel suo post "di probabile inclinazione fascista", capisco la rabbia ed il dolore, non capisco mai il pre-giudizio. Direi anzi, senza timore di smentita, che la mia cultura politica dell'orientamento e dei gusti sessuali di ciascuno se n'è sempre fortemente fregato. Contrastare le derive dell'educazione gender, delle unioni omosessuali, delle adozioni o dell'utero in affitto non significa entrare nel merito di ciò che ognuno preferisce.
Ho letto Mishima e ammiro Mishima e, francamente, quando ne ho discusso con persone del mio mondo, la sua inclinazione sessuale è stata sempre indifferente rispetto al giudizio. La sola presenza di Mishima nel mio Pantheon mi ha sempre impedito di avere un pregiudizio nei confronti degli omosessuali o di chiunque. Io non ho né la forza, né la coerenza dell'ultimo samurai, posso soltanto ammirarlo, così come posso solo ammirare il battaglione Tebano.
Io non lo so se i delinquenti che hanno aggredito la ragazza si autodefiniscano "fascisti", "camerati", se facciano saluti romani e/o portino tatuaggi fascistissimi, so che chiunque faccia una cosa del genere non può trovare albergo neanche provvisorio nel nostro mondo.
Insomma, questi con il mio pensiero e con il modo di agire che ho imparato non c'entrano niente e non riesco ad immaginarli assorti nella lettura di "genesi e struttura della società" o di "rivolta contro il mondo moderno" per citare i testi base.
Non posso escludere che i teppisti credano di essere degli eroi, di essere investiti di chissà quale missione salvifica.
Non so chi siano queste persone, spero possano essere portati a processo quanto prima.
Da parte mia dico che, con la stessa convinzioni e fermezza con cui combatto l'immigrazione selvaggia, combattero' sempre ogni forma di razzismo, con la stessa forza e veemenza con cui contrasto la dottrina gender difendero' il diritto di ciascuno di avere i propri gusti sessuali senza essere né discriminato né picchiato per questo.
Con la stessa determinazione, però, dico che io con chi ha fatto questa azione non voglio avere nessun punto di contatto, non voglio essere accomunato né voglio che qualcuno mi accomuni neanche incidentalmente.
Antonio Tisci

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