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Azione identitaria: Salvini e Meloni sono il meno peggio

Una vittoria del centrodestra a trazione Salvini-Meloni, in Emilia-Romagna come in tutta Italia, rappresenterebbe, ovviamente il segnale di un cambiamento - anche profondo - nella mentalità degli emiliani, e degli italiani.
Rappresenta un - più o meno chiaro - NO all'immigrazione di massa; può rappresentare il fatto che, in modo un po' confuso, l'UE sia vista sempre più, dal popolo, come un carcere e un kapò delle banche d'affari.
Bene, ma non benissimo.
Ci auguriamo che chi l'"infinitamente peggio", rappresentato visibilmente dal PD, retroceda sempre di più, di fronte all'entusiasmo e al buon-sensismo del "Capitano" e di tutto il nuovo centro-destra sovranista.
Non dimentichiamo, però, che di "meno peggio", e dunque di "PEGGIO", sempre si tratta.
Il vero cambiamento lo decidono gli emiliani, e gli italiani, con il loro cambio di prospettive, con l'aumento della loro consapevolezza, che si traduce ANCHE nel realizzare l'ovvietà: Salvini e Meloni sono "meno peggio del PD".
Ben arrivati... ma non basta!
Quando, invece, ci si illude che Salvini e Meloni incarneranno il cambiamento, che lo guideranno, ci si sbaglia alla grande. Consapevolmente, o meno, essi sono servi di un complesso di interessi non troppo diverso da quello strusciato dal PD e simili: un Occidente liberal-capitalista, ostaggio di lobbies private transnazionali, improntato su di una geopolitica monopolare.
Un "grumo" tumorale, sempre cangiante.
Che questo "grumo" sia a guida americano-sionista, britannica, franco-tedesca, e che esso sia culturalmente conservatore o progressista, multiculturale d'accatto o occidentalista, sono solo dettagli. Importanti, ma dettagli.
Dettagli della stessa brutta tela imbrattata, che dovrebbe piuttosto essere staccata dalla parete e fatta in mille pezzi, quale la truffa genocida e cancerogena che è.
Azione Identitaria
Emilia Romagna

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