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5 gennaio 1919, nasce in Baviera il partito dei lavoratori tedeschi (DAP)

Il Partito dei Lavoratori Tedeschi (DAP) è fondato dal fabbro Anton Drexler il 5 gennaio 1919, insieme a Gottfried Feder, Dietrich Eckart e Karl Harrer, e 25 operai delle officine delle ferrovie bavaresi. E' uno dei tanti movimenti volkisch che animano la scena politica bavarese nel convulso dopoguerra. Drexler è un fervente interventista, che non ha potuto partecipare alla guerra per inabilità. Ha scritto un libro, “Il mio risveglio politico. Diario di un operaio socialista”, che influenzò molto i movimenti popolari di quei tormentati anni. Non era però un grande oratore, e la partecipazione alle prime riunioni pubbliche era veramente scarsa: solo 10 persone alla prima presentazione pubblica, nel maggio del 1919. A settembre gli iscritti al partito erano solo 41.
Il 12 settembre 1919 tra i partecipanti di una riunione c'è il caporale Adolf Hitler, che intervenne, dando sfoggio delle sue qualità di oratore. Alla fine della riunione, Drexler mise nelle mani di Hitler una copia del suo libro, e gli chiese di aderire al partito. Il futuro Fuhrer era inizialmente titubante ma fu iscritto con il numero 555 (in realtà era il 55esimo), promosso subito nel comitato direttivo, di cui sarà il settimo membro, e poco dopo responsabile della propaganda. Come scrisse Hitler stesso nel Mein Kampf: “…avendo io declinato in quell’occasione le mie generalità e l’indirizzo abitativo, ricevetti per posta una cartolina recante la comunicazione ch’ero stato a mia insaputa iscritto al DAP e inserito nientemeno che nel suo comitato direttivo! Non mi opposi e non avrei più potuto, voluto o dovuto tornare indietro“.
Il programma dei 25 punti, redatto il 24 Febbraio 1920, è un misto di populismo, nazionalismo, razzismo. Per l'occasione il partito cambierà nome e diventerà Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi. Hitler si riserva la tessera numero 1 e ne assume la guida nel luglio 1921, assicurando un impetuoso crescita del partito in Baviera.
Questi i primi punti del programma:
Il programma del Partito Tedesco dei Lavoratori risponde alle esigenze del nostro tempo. I capi respingono l'idea di aggiungere nuovi scopi ad esso dopo che quelli in esso formulati siano stati raggiunti, soltanto allo scopo di rendere possibile il sopravvivere del partito, mediante una insoddisfazione delle masse artificialmente alimentata.
1) Noi vogliamo la fusione di tutti i tedeschi in una grande Germania sulla base del diritto d'autodecisione dei popoli.
2) Vogliamo l'equiparazione dei diritti del popolo tedesco di fronte a quelli delle altre nazioni e la soppressione dei trattati di Versailles e di St. Germain.
3) Vogliamo Terra e Spazio per l'alimentazione del nostro popolo e la vita del nostro eccesso di popolazione.
4) Cittadino può essere soltanto colui che fa parte del popolo (Volksgenosse). Volksgenosse può essere soltanto colui che e di sangue tedesco, senza riguardo alla confessione. Nessun ebreo pertanto può far parte del popolo.
5) Chi non è cittadino deve poter vivere in Germania soltanto come ospite e pertanto sottostare alla legislazione che regola gli stranieri. LEGGI TUTTO
E' interessante notare che il Dap nasce prima dei Fasci di combattimento (così come la trasformazione in Nsdap precede quella del movimento sansepolcrista in Partito nazionale fascista, che data al novembre 1921) e che la componente socialista e proletaria è notevole sin dalle origini. Così come sin dai primi punti del programma emergono la visione razzista, xenofoba e antisemita del movimento.



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