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Ricordando Ilaria Occhini attrice, figlia di un fascista di sinistra nipote di Papini

 Se n'è andata Ilaria Occhini. Ad 85 anni, con tutta la sua bellezza, che complice la vecchiaia si era fatta soffusa. E' stata una grande attrice.
Il collega Antonio Mazzella, in un interessante articolo, di Ilaria Occhini ci traccia il retaggio familiare e  personale

Ricordando, da Destra, Ilaria Occhini


È andata Oltre, Ilaria Occhini. L'attrice vinse il David di Donatello per le «Mine vaganti» di Ozpetek. Apparteneva ad una famiglia attiva sotto il profilo culturale e politico, uno zio era lo scrittore Giovanni Papini, il Padre, Barna, era stato il fondatore e il direttore della rivista "Italia e Civiltà", e per questo motivo, alla fine della guerra, fu internato nel campo di prigionia di Amelia. Ilaria Occhini spesso partecipò a manifestazioni del MSI, ma si candidò, forse tre volte (con il partito radicale ed anche con una Lista per la vita di Giuliano Ferrara) al parlamento. A prescindere dal talento che seppe esprimere nella sua professione, delle indubbie qualità umane che la contraddistinsero, e delle scelte contingenti (elettorali) del momento, è bene ricordarne il retaggio familiare e personale, ed un'appartenenza ideale, (seppur, forse), non ideologica in senso stretto, contro quella "damnatio memoriae" alla quale si è cercato meticolosamente di condannare il Nostro mondo e la Nostra Gente, quando comunque proprio non è stato possibile infangarne la vita ed infamarne il ricordo. Che la terra
Le sia lieve

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