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Di Stefano(CasaPound): l'esclusione di Altaforte dal Salone del libro e' sconfitta della cultura italiana

"Secondo noi e’ una sconfitta per tutto quel mondo che vuole essere la cultura italiana e che non puo’ esserlo se esclude qualcuno a priori". Cosi’ il leader di
Casapound Simone Di Stefano, che a Torino per un incontro elettorale ha commentato l’esclusione della casa editrice Altaforte dal Salone del Libro. "Secondo noi era invece il momento per dialogare,  ha aggiunto  aprire un dibattito, per
cercare di capire che in Italia esistono diverse posizioni, diversi punti di vista e che questi devono necessariamente convivere all’interno del cosiddetto gioco democratico, non e’ una democrazia se alcuni possono parlare e altri no".
Di Stefano ha poi osservato che "un libro in catalogo su Salvini ha fatto si che la polemica fosse amplificata all’inverosimile. Si cerca di dimostrare una vicinanza tra Casapound e Salvini quando questa vicinanza c’e’ stata cinque anni fa ma oggi non
c’e’ piu’, perche’ noi ci candidiamo contro, siamo qui per chiedere il voto per noi e non per Salvini. Se davvero la casa editrice fosse stata di Casapound avrei vietato di far pubblicare un libro a quindici giorni dal voto".


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