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Isabella Rauti: Radio Radicale pezzo importante della nostra storia, va salvata

 "Reperire le risorse per il rinnovo della convezione dopo il 21 maggio 2019 e fino alla fine
dell’anno, consentendo il completamento della programmazione editoriale di Radio Radicale, che verrebbe ad interrompersi inopinatamente a metà  anno fiscale e rinnovare conseguentementela convenzione con lo Stato italiano".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbio ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Isabella Rauti, vie presidente vicario del gruppo di Fratelli d'Italia, in riferimento alla mozione presentata dal suo gruppo per salvare dalla chiusura Radio Radicale.
"Con l’ultima legge di bilancio, continua la senatrice di Fratelli d'Italia, sono state dimezzate le risorse disponibili per il servizio, prevedendo la proroga della convenzione solo per sei
mesi e, dunque, fino al 21 maggio prossimo. Radio Radicale è riconosciuta dal governo italiano come ’impresa radiofonica che svolge attività  di informazione di interesse generale’ e in base alla convenzione effettua un servizio pubblico, che consiste nel trasmettere tutti i giorni le sedute del Parlamento. Un servizio preziosissimo da parte di un’emittente storica che trasmette e pubblica online ogni giorno le dirette dei lavori parlamentari e i principali eventi di attualità  politica e istituzionale.
Chiuderla significherebbe perdere un patrimonio che consta di 540 mila registrazioni, 224 mila oratori, 102 mila interviste, 23.500 udienze, 3.300 giornate di congressi di partiti, associazioni e/o sindacati, più di 32 mila tra dibattiti e presentazioni di libri, oltre 6.900 tra comizi e manifestazioni,
22.600 conferenze stampa e più 16.100 convegni". 
"Per questo motivo conclude Isabella Rauti, Fratelli d'Italia chiede che il governo si attivi e intervenga per salvare un pezzo importante della nostra storia, non soltanto politica, dell'Italia 




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