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Ultras, neofascisti, un poliziotto spione. Arrestati i componenti della "banda delle parrucche"


Otto rapine in nove mesi. Davvero un record per i componenti della cosiddetta "banda delle parrucche"che per tutto il 2017 ha seminato il panico a Roma e dintorni. Una banda composta da ultrà della Lazio e della Roma, militanti della variegata galassia neofascista della città eterna che si avvalevano della collaborazione di un ex poliziotto che intercettava la radio della polizia ed informava, minuto per minuto, i sodali degli spostamenti delle forze dell'ordine.
Una banda che era stata arrestata il 7 novembre del 2017 in quanto colti in flagrante fuori dalla Banda di Credito Cooperativo di Palestrina.
Nella giornata di sabato il giudice per le indagini preliminari Bernadette Nicotra ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere in cui si afferma che quelle rapine precedenti, a colpi di coltelli di ceramica le aveva sempre commesso loro.
A capo della banda, secondo gli investigatori, Franco Oddo, detto Lo Zio, ultrà della Lazio. Con lui anche l'amico Corrado Ovidi ultrà della Roma, entrambi militanti negli anni 90 del Movimento Politico Occidentale.
Arrestato anche Stefano Cangelosi, ex poliziotto, detto il Ciccione addetto ad intercettare le frequenze radio delle forze dell'ordine informa, in tempo reale, i componenti della banda

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