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Sangue a San Siro. Colella: cari ultras siete anche voi integrati e stronzi

Il nostro sodalizio con Mario Colella, conduttore con Norberto Gallo di "il morso della pecora" e con Massimiliano Gallo di "radio Napolista" è molto solido. Ci piace la sua disincantata passione civile, la sua voglia intemerata di navigare controcorrente. Così pubblichiamo con gioia questa sua lettera aperta agli ultras risparmiandovi la formuletta del riceviamo e ...
Cari ultras, state cambiando, siete cambiati. Difendevate dalla modernità un mondo antico in cui il calcio era della gente, in parte lo fate ancora ma in parte, consistente parte, siete nel mondo moderno che dite di odiare e non nella parte migliore. Non parlo dei legami con la criminalità, parzialmente inevitabili per fenomeni "di popolo", ma dei legami con le società, del bagarinaggio, per esempio. Cari ultras, avete un ministro che seppure ama le divise - come le ragazze - ogni tanto le toglie e mette la vostra e, se non sbaglia nel volere un dialogo con voi (quel dialogo che in passato non si volle con altri - vedi Moro - in un paese forse necessariamente avvinto ad una trattativa permanente), ha torto marcio quando dice che i vostri cori vanno sempre bene - non vi rendete conto che al di là di tutto hanno davvero fatto la guallera alla pizzaiola? - e che le partite non vanno sospese o che banalmente vanno colpiti solo i criminali: lo sappiamo bene, io e voi, che non è questione di isolati dementi e violenti. Cari ultras, guardatevi, siete e siamo cambiati tutti, forse è arrivato il tempo di capire che certe pratiche sono trite, annoiano, e ora che avete anche i primi pentiti, prendetene atto, il codice d'onore è saltato, siete inadeguati, e in qualche modo siete l'altra faccia del pubblico benpensante che disprezzate, tutto sommato integrati e stronzi anche voi, dai, avete rotto il cazzo.

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