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La lettera di Mughini a Dagospia: ai 2 missini di Acca Larentia uccisi dai terroristi rossi intitoliamo una strada


Lo scrittore ed opinionista televisivo Giampiero Mughini invia a Dagospia, con la formula della lettera, due spunti di riflessione circa l'aggressione ai giornalisti del settimanale l'Espresso che definisce immonda e l'idea di intitolare una strada di Roma ai 2 giovani militanti del Fronte della Gioventù uccisi da terroristi rossi rimasti, dopo 41 anni, ancora ignoti.


Caro Dago.
 succede che a leggere i giornali mi vengano in mente spunti e ideuzze che in sé non valgono niente ma che tu hai sempre la cortesie di mettere in pagina. Ne approfitto. Oggi gli spunti sono due.
Il primo riguarda la notizia che domani a Roma ci sarà una manifestazione antifascista a ragionare sull’immonda aggressione contro due giornalisti dell’ “Espresso” che erano andati a “coprire” un raduno di militanti di destra che commemoravano i due ragazzi missini uccisi da terroristi (rossi) rimasti ignoti mentre loro due uscivano nel gennaio 1978 dalla sezione missina di Acca Larenzia. Ovvio che non ci sono parole per condannare un’aggressione a dei giornalisti talmente vigliacca e ripugnante. Solo che se io andassi alla manifestazione antifascista di domani sarebbe per dire una cosa per la quale immagino mi inseguirebbero a calci nel deretano.
Proporrei di intitolare una strada di Roma a quei due ragazzi morti assassinati mentre stavano andando a pubblicizzare il concerto di un gruppo musicale di destra, e questo perché sono anch’essi dei morti la cui innocenza appartiene alla nostra Repubblica. Se c’è un’aula del Parlamento intestata a Carlo Giuliani (il ragazzo morto nella mischia genovese che accompagnò il G8 del luglio 2001), perché mai non dovrebbe esserci un analogo e commosso ricordo di due ragazzi che hanno pagato con la vita la loro identità politica? Scommetto, caro Dago che sei d’accordo con me.

1 commento:

  1. Che vergogna. Confondere dei martiri, due ragazzi assassinati vigliaccamente dai comunisti e uno da un carabiniere con due infami dell'Espresso che hanno montato un caso sul nulla, due ipocrite carogne andate a spiare e filmare una cerimonia privata in un cimitare. Vergogna.

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