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Alle primarie umbre del PD vota anche un assessore leghista: scoppia la polemica

Gianpiero Bocci vince la sfida con Walter Verini per la segreteria del Partito democratico dell’Umbria. L’ex sottosegretario, forte dell’accordo con la governatrice Catiuscia Marini e con la spinta di gran parte dell’apparato di partito, stacca il parlamentare dell’Alto Tevere raccogliendo il 63% dei voti.
Un risultato che sarà ratificato dalla Commissione regionale per il Congresso una volta ricevuti tutti i verbali dei seggi e fatte le opportune verifiche nelle prossime ore.
Bocci ha raccolto oltre 12mila 277 voti dei quasi 20mila votanti (19mila 483), con Verini che si è fermato a poco più di 7mila(7mila 178).
Tra i partecipanti alle primarie per la scelta del nuovo segretario regionale democratico anche un assessore della Lega  di Deruta, comune di quasi 10 mila abitanti della provincia di Perugia. Lo segnala Andrea Pensi di Gualdo Taudino sua pagina Facebook: "A Deruta è successo un fatto grave che non ha nulla a che fare con la democrazia. Un assessore comunale appartenente alla Lega Nord è venuto a votare al seggio cittadino delle primarie.
È un fatto grave perché chi vota alle primarie del PD - non importa per chi - dichiara di condividere i valori democratici, riformisti e di centro sinistra.Speriamo che gli elettori di centro sinistra, quelli veri, oggi sappiano vincere queste logiche".
La vicenda è stata commentata dal segretario regionale della Lega, l'onorevole Virginio Caparvi: "si tratta di una iniziativa personale - ha detto l'esponente della Lega - assolutamente sbagliata da cui il partito si dissocia. Un'ingenuità dell'assessore che non ha valutato le conseguenze del suo gesto".
Sui social, comunque, diverse persone affermano che sostenitori della Lega si siano recati ai seggi per scegliere il segretario regionale del Partito Democratico.

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