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Roberto Fiore (Forza Nuova): la strage di Bologna non fu fascista, ma internazionale

"Noi possiamo fare un ragionamento su quella strage, capire chi fu anche per tante cose che sono accadute dopo. Non furono i fascisti, questo è un dato chiarissimo". 
Parole chiare, dirette, che non lasciano adito ad alcun dubbio, quelle pronunciate da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, prima di entrare nell'aula della Corte di Assise di Bologna dove è chiamato a testimoniare nel processo a Gilberto Cavallini, per la strage del 2 agosto del 1980.
C'è sicuramente, dichiara Fiore, un coinvolgimento quantomeno nel depistaggio della Loggia Massonica P2 ma questa è una strage internazionale e avremo modo di dire delle cose che non sono mai uscite nel processo, non perché non ci siano, ma perché sono state occultate e non sono state tirare fuori.
In questo processo, ha precisato ai giornalisti il leader di Forza Nuova, sono parte lesa. Ci fu un depistaggio Milano- Taranto ordito dalla P2 e dai servizi segreti. C'è una sentenza della Cassazione in cui è evidente che non solo noi siamo parte lesa e per questo motivo siamo stati, in parte risarciti, ma ci fu una congiura volta a calunniare ed uccidere dal punto di vista politico, il movimento Terza Posizione, Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi, questo è il vero dato.

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