Header Ads


Bologna: scontri al comizio di Forza Nuova. La Digos denuncia 4 antagonisti

Quattro misure cautelari sono state eseguite dalla Polizia nei confronti di altrettanti manifestanti riconducibili all'area della sinistra antagonista dei centri sociali bolognesi che, il 16 febbraio scorso, presero parte alle proteste contro un'iniziativa elettorale di Italia agli Italiani, svoltasi a Piazza Galvani raggruppamento politico formato da Fiamma Tricolore, Forza Nuova ed un discreto numero di associazioni e movimenti territoriali riconducibili alla galassia della destra nazional-popolare che candidava a premier Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova. 
Due divieti di dimora nella Città Metropolitana di Bologna hanno raggiunto A.C., 31 anni, e E.C., 35, mentre per S.C., 29 anni, e F.L., 22 la misura è un obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Si tratta dei quattro attivisti che, al termine della serata di scontri con le forze dell'ordine, la Digos di Bologna aveva identificato e denunciato per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale in concorso, lesioni personali, getto pericoloso di cose, porto di oggetti atti ad offendere e uso di mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento.
"Sulla base degli elementi comprovanti condotte penalmente rilevanti - spiega una nota della Polizia - la Procura ha ottenuto dal Gip di Bologna l'applicazione delle misure cautelari".
Tra i quattro manifestanti colpiti dai provvedimenti ci sono due attivisti di Labas, un altro risulta legato al centro sociale Tpo. 
Verrebbe quasi da ignorarle queste misure, che hanno tutto il sapore di una vendetta giudiziaria commenta il collettivo Labas su Facebook - se non fosse che dietro questi provvedimenti ci sono compagni che ogni giorno si battono per una città più accogliente, e se non fosse che quella giornata del 16 febbraio rappresenta il volto migliore di una società che è invece trascinata dal nuovo governo in una spirale di xenofobia e autentico razzismo".
 Solidarietà 'ai compagni antifascisti colpiti dalle misure cautelari' è arrivata anche dal Laboratorio Crash, mentre il Cua (collettivo universitario autonomo) chiede 'l'immediata liberazione di tutti i compagni e le compagne aggrediti dalla repressione'.

Nessun commento:

Powered by Blogger.