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Avellino, Taglialatela va al comizio sovranista e si schiera contro il candidato di Fdi

Avellino, 55 mila abitanti, una dei cinque capoluogo in Campania, è uno dei quasi 800 comuni italiani chiamati al voto amministrativo di domenica 10 giugno. A contendersi la fascia tricolore ci saranno ben 8 candidati alla carica di sindaco, sostenuti da ben 18 liste. 

In città impazza la campagna elettorale. Manifesti raffiguranti candidati a sindaco oppure alla carica di consigliere comunale sono davvero democraticamente ovunque, in centro come nei quartieri periferici.

Molte sono le iniziative elettorali a cui prendono parte anche esponenti politici nazionali o addirittura leader di partito in città.
Una di queste iniziativa vedrà protagonista l'ex sindaco di Roma, ora leader del Movimento nazionale per la sovranità Gianni Alemanno che lunedì 4 giugno sarà ad Avellino per un incontro a tutto campo con la stampa e la cittadinanza sui temi del governo della nazione e della città, al fine di tirare la volata ai candidati sovranisti presenti nelle liste della Lega e a Sabino Morano, candidato sindaco per la coalizione di centro destra, composta da Forza Italia, Lega Democrazia Cristiana Udc e dalla civica Noi con Avellino.


All'incontro di lunedì mattina parteciperanno anche Ettore De Concilis, coordinatore regionale del Movimento nazionale per la sovranità, il senatore della Lega Claudio Barbaro e l'onorevole Marcello Taglialatela, deputato dalla XIV alla XVIII nelle file di Alleanza Nazionale prima, del Popolo delle Libertà poi, infine in Fratelli d'Italia, candidato nelle file del movimento politico guidato da Giorgia Meloni alle politiche di domenica 4 marzo.

Una partecipazione alquanto particolare ed originale quella dell'onorevole Taglialatela, anche in considerazione del fatto che Fratelli d'Italia, partito per il quale ancora milita, ad Avellino sostiene un altro candidato a sindaco, Dino Preziosi, ex manager , ex manager dell'Air Spa sostenuto anche  dalla lista civica di area centrista la Svolta. 
Una scelta, davvero contro natura, operata da Fratelli d'Italia ad Avellino, che di fatto rompe l'unità del centro destra, di correre alle amministrative con un proprio candidato, peraltro già sconfitto 5 anni fa, dal candidato di centro sinistra, non poteva non dare adito ad infinite polemiche nel variegato mondo della destra irpina, con alcuni militanti di Fratelli d'Italia usciti dal partito di Giorgia Meloni.


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