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Scontri di Piacenza: due indagati ma resta ignoto il picchiatore





I due attivisti individuati come organizzatori della manifestazione di sabato a Piacenza sono stati denunciati per istigazione a delinquere e per la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Il corteo degenerato negli scontri con polizia e carabinieri è stato svolto per protestare contro l'inaugurazione della sede di CasaPound, aperta una settimana prima con la partecipazione di Gianluca Iannone. I due, almeno per ora, non rispondono anche dell'aggressione al carabiniere del quinto reggimento, circondato e picchiato dagli antagonisti. Altri reati, come lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, sono ipotizzati contro ignoti, in attesa di identificare i responsabili. 
Ha avuto diffusione virale, nei circuiti social della fascisteria, l'immagine di un dimostrante, descritto come il figlio di un esponente dem piacentino, identificato come il responsabile del pestaggio del carabiniere caduto a terra nei tafferugli con gli antagonisti. Evidentemente la Procura non ritiene di avere elementi sufficienti a suo carico.




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