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Gragnano (Na): la marcia leghista per dire no a 93 profughi in arrivo

(G.p) Sabato 23 dicembre i militanti di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega si sono dati appuntamento a Gragnano, comune di 30 mila abitanti della città metropolitana di Napoli per dire no, con una marcia, all'arrivo di 93 profughi nella città della pasta.
L'appuntamento per i militanti leghisti dei comuni dei Monti Lattari è previsto per le ore 10 a piazza Aubry da dove partiranno in marcia per raggiungere il comune, sito in via Veneto e tentare un confronto con il sindaco Paolo Cimmino, gli assessori ed i consiglieri comunali.
A guidare la protesta è Ciro Svato, coordinatore di Noi con Salvini dei Monti Lattari affiancato dal consigliere comunale Giulio Pepe.
Si è appreso che a Gragnano dovrebbero arrivare 93 immigrati, per questo saremo in strada per assicurare un posto prima dei cittadini gragnanesi e dei comuni del comprensorio bisognosi, poi a rifugiati, ma quelli veri.
Precedenza, per i leghisti, alle famiglie povere dei territori. In corteo contro la scelta del sindaco Paolo Cimmino, deciso a dare accoglienza a 93 extracomunitari, precisa Svato, non tenendo conto delle difficoltà e della crisi che attanagliano la città della pasta.
Ritengo, incalza l'esponente leghista che questa sia una cosa umiliante nei confronti dei cittadini che, da indagini da noi effettuate, risultano essere in gravi difficoltà economiche.
Infatti circa 100 famiglie residenti a Gragnano sono al di sotto della soglia di povertà e molte di esse hanno ricevuto uno sfratto esecutivo, in quanto sono costrette a scegliere se pagare i fitti o mangiare. Senza contare l'elevato tasso di disoccupazione che coinvolge tutti senza distinzione di età.
Il coordinamento cittadino di Noi con Salvini, conclude Svato, avrà un unico motto: prima i gragnanesi.

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