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Giulianova, il corteo anarchico, la città imbrattata e le 48 ore di ultimatum degli ultras

(G.p)Nel pomeriggio di sabato 14 ottobre a Giulianova, comune costiero della provincia di Teramo quasi un centinaio di anarchici, "armati" di striscioni come guai a chi ci tocca, non brucerete mai le nostre idee hanno sfilato da piazza del Mare fino allo spazio occupato su viale Madonna dello Splendore, contro l'incendio che nella notte tra il 20 ed il 21 settembre ha distrutto l'ex spogliatoio del Campetto Occupato.
Durante il tragitto del corteo le vie cittadine sono state tappezzate di scritte sui muri con la bomboletta nera e la A cerchiata simbolo dell'anarchica.
Già pochi minuti dopo la fine del corteo i proprietari delle abitazioni che hanno ritrovato scritte con bombolette spray sui propri edifici hanno iniziato a postare foto sui social network, Facebook in testa, lamentando l'atto vandalico di chi manifestando per la propria libertà ha negato quella altrui.
Nella cittadina costiera quanto lasciato dagli anarchici non è per niente piaciuto alla cittadinanza. Unanime è l'idea forza che siano proprio coloro che hanno imbrattato la città a pulire
Anche gli ultras del Giulianova, squadra militante nel Campionato Nazionale Dilettanti, la vecchia serie D per intenderci, hanno dato un ultimatum di 48 ore agli anarchici per fare le pulizie e rimettere tutto al proprio posto.








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