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Ostia, CasaPound contesta il parroco pro-migranti candidato

"De Donno: da prete a candidato, comizi in chiesa e prima l'immigrato". Questo striscione esposto domenica mattina a Ostia, sul litorale romano, ha accolto i fedeli che si recavano a messa alla chiesa Santa Monica. Una Messa particolare, perché il parroco Franco De Donno, responsabile della Caritas locale e 'difensore' dei migranti, si è congedato dai parrocchiani, annunciando la candidatura ufficiale alla presidenza del X Municipio, per il voto anticipato a ottobre. Il Municipio di Ostia è stato infatti sciolto dalla Prefettura per infiltrazioni mafiose
"È discutibile la scelta di un prete di scendere in politica - dice Luca Marsella, candidato di CasaPound a Ostia - ma è inaccettabile che De Donno faccia comizi in una chiesa. Non siamo tuttavia stupiti: proprio nei locali di Santa Monica i centri sociali hanno organizzato manifestazioni politiche che chiedevano la chiusura delle nostre sedi e De Donno è lo stesso che si rifiutò di benedire la targa di Alberto Giaquinto, militante del Fronte della Gioventù ucciso alla fine degli anni '70". CasaPound? Stanno facendo da tanto tempo una campagna elettorale in mio favore, senza volerlo..." ha replicato il sacerdote che è benvisto a sinistra e sostenuto dalle associazioni di volontariato pro migranti, come Alternativa Onlus e Ostia
per l'Africa, De Donno ha ricevuto la solidarietà di Stefano Fassina di Sinistra Italiana e dell'ex capogruppo Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola. "In questo Paese i fascisti di Forza Nuova vengono scortati in Chiesa, mentre quelli di CasaPound agiscono indisturbati e protetti da poteri forti e istituzioni a Ostia - dice Peciola - tanto protetti da poter intimidire un parroco coraggioso. Noi siamo con l'impegno civico e sociale di don Franco"

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