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La gaffe della Zanzara: Ramelli, un terrorista

Anche Il Tempo, storico quotidiano romano, nel numero di martedì 1 agosto, dedica un interessante articolo, a firma del collega Antonio Rapisarda sulla clamorosa gaffe commessa da David Parenzo, nell'ultima puntata de La Zanzara, trasmissione radiofonica che va in onda su Radio 24, l'emittente radiofonica del gruppo de Il Sole 24 ore, in virtù della quale ha dato del terrorista a Sergio Ramelli, innocente vittima degli anni di piombo.
Articolo che riportiamo per intero.


L'ultima puntata di Zanzara ha creato una vera e propria sollevazione del mondo della destra diffusa contro David Parenzo, co-conduttore assieme a Giuseppe Cruciani del programma di Radio 24. 
Il motivo è semplice: Parenzo ha tirato maldestramente in ballo uno dei martiri a cui la comunità umana identitaria è più legata: Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a soli diciotto anni a sprangate sotto casa da universitari dell'estrema sinistra. Che cosa è avvenuto? Tra i saluti finali al gruppo di lavoro radiofonico, espressi nel tipico tono scanzonato della trasmissione, giunti al cognome Ramelli, il conduttore ha esclamato: "Ma Ramelli è parente del terrorista Ramelli? Quello che era.... vabbè.... no, lo sappiamo.
Pochi secondi che non sono sfuggiti agli ascoltatori( tra cui l'animatore del blog specializzato Fascinazione che ha denunciato la vicenda) che hanno subito riempito le pagine dei social di indignazione nei confronti di Parenzo, reo di aver associato il termine terrorista a Ramelli, che del terrorismo casomai è stato vittima innocente. Davanti alle proteste di centinaia di persone sotto shock per l'oggettiva gravità di un accostamento fuori luogo( molti hanno chiesto anche le dimissioni di Parenzo) il giornalista prima ha cercato di mettere una toppa sul buco(Ramelli è un collaboratore della Zanzara. Nulla a che vedere con Sergio Ramelli ucciso dall'estrema sinistra. La reazione di alcuni gruppi mi fa capire quanto sia ancora viva quella ferita. Non insulto i morti)  e qualche ora dopo ha pubblicamente chiesto scusa a tutti: Ramelli è stata una vittima del terrorismo, come tutti sanno! Non era mia intenzione offendere la memoria di una vittima del terrorismo. Vedo che una intera comunità politica si è sentita tirata in causa. Da padovano partecipavo alle commemorazioni di Mazzola e Giralucci, barbaramente uccisi dalle Brigate rosse. A tutta questa comunità chiedo scusa per l'equivoco.


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