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Lecce: la fiamma tricolore resta a Fratelli d'Italia. Il Msi di Saya e Cannizaro dovrà cambiare simbolo

(G.p)Niente simbolo della fiamma tricolore per il Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale, formazione politica guidata da Maria Antonietta Cannizzaro e da Gaetano Saya alle prossime elezioni comunali di Lecce previste per domenica 11 giugno.
Lo ha deciso il Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, sezione di Lecce, che era stato investito della questione a seguito di un ricorso proposto dallo stesso MSI avverso la decisione della commissione elettorale circondariale di Lecce, che ha accolto il proclamo presentato da Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale tramite il suo segretario provinciale Pierpaolo Signore lamentando un uso illegittimo della storica fiamma da parte del movimento politico guidato da Antonietta Cannizzaro e Gaetano Saya.
Il segretario provinciale del partito guidato da Giorgia Meloni aveva chiesto di "bannare" tanto il simbolo quanto il nome del Movimento Sociale Italiano nella competizione elettorale del prossimo 11 giugno al fine di evitare confusione tra gli elettori.
Tesi accolta dalla Commissione Elettorale e anche dai giudici amministrativi, i quali hanno spiegato che “FdI-AN è un partito presente in Parlamento e pertanto è vietata la presentazione di simboli che, per essere usati tradizionalmente da partiti presenti in Parlamento, possono trarre in errore l’elettore”.
Una vera e propria doccia gelata per Walter Ronzini, candidato a sindaco di Lecce per il Msi, che a questo punto, potrebbe anche ritirare la sua candidatura a sindaco e la lista che lo sosteneva. D'altronde Ronzini lo aveva detto chiaramente nei giorni scorsi: senza simbolo e senza nome siamo fuori dei giochi.
Del resto, era sul richiamo della fiamma che il movimento politico guidato da Gaetano Saya e Maria Antonietta Cannizzaro faceva leva.

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