L'amico e camerata Davide Scarinzi ci traccia un breve seppur intenso ricordo di Roberto Scocco che pubblichiamo volentieri e per intero.
Ricordare Roberto Scocco, nell’ anniversario della sua tragica dipartita , è come riaprire una ferita,fra le tante, della nostra Carne:della nostra Storia Politica.
Era uno di NOI ,Roberto.
L’avevo ascoltato e conosciuto a Campo Hobbit 77, dove aveva deliziato tutti con quel suo cantare forte e intenso: con quella Voce un po’ stridula che diventava incalzante ,nota dopo nota.
E nell’anima mi è rimasto quel suo pezzo indimenticabile “ contadino “ dove cantava l’amore dell’Uomo verso la Terra,delle Radici che affondano nella Tradizione.
E per Noi che a Campo Hobbit scoprimmo Lorenz , l’Ecologia e fantasticammo con gli Hobbit innamorandoci della Terra di Mezzo , Roberto fu il Cantore INDIMENTICABILE dei nostri Sogni ; del nostro tentativo di vivere fuori dal consumismo cercando nel rapporto con la Natura una nuova dimensione. In tanti lo fecero: io tra quelli .
E quando mi ritrovo in orto e giardino non posso non pensare a Roberto e alla sua struggente canzone: e il Cuore trema.
Ciao Roberto ! E da lassù fa’ che il nostro Agire quotidiano sia degno del tuo cantare !
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