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Immigrazione e sostituzione etnica. Come Pittella vuole riempire la regione di extracomunitari. Convegno di Forza Nuova a Matera


Immigrazione e sostituzione etnica: come Pittella vuole riempire la regione Basilicata di extracomunitari. Questo è il titolo di un convegno organizzato da Forza Nuova per sabato 10 dicembre con inizio alle ore 18 a Matera presso la sala convegni dell'hotel San Domenico.
Il senso di questa iniziativa politica alla quale prenderà parte anche l'onorevole Roberto Fiore,  ci viene spiegata da una nota, diffusa dall'ufficio stampa di Forza Nuova che pubblichiamo per intero.



Nel cuore del sud-Italia potrebbe assestarsi il colpo decisivo del cosmopolitismo finanziario e del mondialismo per l’annientamento etnico, culturale e sociale del popolo italiano".
Questo è quanto sostenuto da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, che ha annunciato la propria presenza a Matera prevista per sabato 10 dicembre, presso l'Hotel San Domenico alle ore 18.00. Per comprendere a fondo questa presenza, bisogna ritornare indietro di due mesi, al 3 ottobre di 2016, quando viene stipulato il protocollo d'intesa "We are the people", fra il governatore della Regione Basilicata, Maurizio Pittella, e l'imprenditore egiziano Sawiris, che si è dichiarato disposto ad investire 100 milioni di dollari a favore del progetto finalizzato a finanziare attività imprenditoriali che coinvolgano immigrati.
Un progetto dai contenuti specifici fumosi, in realtà, varato all'oscuro dei cittadini e passato, in maniera preoccupante, sotto silenzio a livello nazionale, se non fosse che Forza Nuova sia in mobilitazione per accendere i riflettori su questa regione: essa non solo si trova nel mirino degli speculatori finanziari per via dei giacimenti petroliferi, ma anche sotto tiro come fosse un "laboratorio" sperimentale per il piano di sostituzione etnica, meglio noto come Piano Kalergi. Ma, come in questo caso, i numeri stessi ne danno conferma: 2300 immigrati a fronte di 575.000 abitanti (dati aggiornati al mese di ottobre 2016).
L'atteggiamento ostile e privo di trasparenza dei responsabili di progetto, ma, in particolare, le note spinte immigrazioniste e le dubbie connivenze dei firmatari stessi con centri di potere (ricordiamo l'incontro fra Sawiris ed esponenti del governo italiano e con il presidente di Intesa San Paolo) nonchè con la controversa "Clinton Foundation", danno piena conferma alla nostra posizione in merito.
Non siamo di fronte al copione di un film di spionaggio o banali ipotesi di complottismo, bensì ad un popolo che, nel proprio territorio, a breve non si troverà più nella condizione giuridica di applicare la legittima sovranità per ciò che concerne il proprio territorio.
Il gravissimo rischio che la Basilicata diventi, nei fatti, la più clamorosa vittima di questo piano massonico-mafioso, senza che il popolo abbia diritto di ribellarsi, è imminente: l'extraterritorità che si vuole imporre è il più brutale tradimento che si possa infliggere alle spalle dei Lucani, unici legittimi custodi della propria terra e della propria identità.

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