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Salvini a Firenze: "Pronto a fare il leader del centrodestra"


(G.p)Oltre 15 mila persone hanno partecipato alla manifestazione per il no al referendum costituzionale del 4 dicembre organizzata dalla Lega Nord per l'indipendenza della Padana e da Noi con Salvini, costola centro meridionale del Carroccio, nella quale il felpato Matteo Salvini ha rilanciato, dopo il voto referendario, la sua candidatura alla leadership dell'italico centro destra come ci racconta il quotidiano La Repubblica con un interessante articolo che riportiamo per intero. Alla manifestazione organizzata dalla Lega erano presenti inoltre Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli d'Italia, Giovani Toti governatore della Liguria  il deputato Daniela Santanchè e sventolavano oltre ai soliti vessilli padani bandiere di Forza Italia, di Azione Nazionale, di Fratelli d'Italia.






"Io la faccia ce la metto, io non ho paura di niente e di nessuno". Matteo Salvini ha scelto la città di cui è stato sindaco Matteo Renzi per lanciare la sua candidatura alla leadership del centrodestra: "Se il voto sulla Brexit e il voto degli americani ci insegna qualcosa, con oggi si parte per andare a vincere".

In piazza Santa Croce, nel cuore di Firenze, circa 12 mila camicie verdi da tutta Italia. In prima fila leghisti venuti da Calabria, Puglia, Lazio, Piemonte e Marche. Ma anche bandiere di Forza Italia con il partito diviso tra Padova dove ha parlato Stefano Parisi e Firenze. Sul palco con Matteo Salvini c'era ad esempio Giovanni Toti, governatore forzista della Regione Liguria, Daniela Santanché e il sindaco di Foggia, sempre di Forza Italia, Franco Landella. Tra Firenze e Padova un duello anche a distanza. Dal Veneto Parisi, l'ex manager incaricato da Silvio Berlusconi di ricompattare il centrodestra aveva replicato a Salvini rivendicando la leadership del centrodestra: "Noi non siamo quella roba che oggi è a Firenze". Parole a cui risponde Santanché: "Parisi si è montato la testa dopo le parole di Berlusconi ma questa ubriacatura rischia di farci sbandare - ha detto l'onorevole -  solo uniti, insieme alla Lega e a Fratelli d'Italia, possiamo rilanciare il centrodestra e candidarlo alla guida del Paese".

Dal palco di Santa Croce Salvini ha poi anticipato una denuncia contro il premier: "Domani denunceremo Renzi perché comprarsi gli indirizzi di milioni di italiani residenti all' estero per mandargli la letterina elettorale è un reato penale a cui dovrà rispondere davanti ai giudici. I brogli elettorali prima del voto non li avevo ancora conosciuti. O paga Renzi o paga il ministro dell'Interno. Oppure vanno in galera tutti e due, Renzi e Alfano, e ce li togliamo di torno. Vediamo se c'è un giudice che ha voglia di far rispettare la legge".

Stoccate anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Se vince il no si va a votare, se vince il no scelgono i cittadini non Mattarella. Chi è Mattarella?" ha risposto a chi gli ha chiesto se si sarebbe candidato premier. "Con la riforma che faremo noi ci sarà l'elezione diretta del presidente del Consiglio, e manderemo in soffitta il presidente della Repubblica che non serve a niente, come i prefetti - aggiunge - Il presidente della Repubblica non serve a nulla e al Quirinale ci metteremo un enorme asilo nido gratuito per i bambini che non trovano posto"


Ad aprire gli interventi  un coro di "No" e il Nessun dorma cantato dal vivo. "Quella su cui si votera' il 4 dicembre e' una "riforma che dissangua i comuni e toglie spazio alla democrazia. Toglie poteri, liberta' e soldi alle regioni" - ha detto il segretario della Lega, Per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, "siamo qui per dire 'No' a una pessima riforma costituzionale, che abolisce il voto cittadini e che secondo questo governo fara' risparmiare 40 milioni di euro l'anno nel Senato. Ma sapete quanto costa il nuovo aereo di Renzi? Ecco, la riforma ce la siamo già giocata in quell'aereo e nel suo carburante".

Nel frattempo su Facebook il premier Matteo Renzi lancia un appello agli elettori di Lega e Movimento 5 Stelle: "Se votate No andate contro la vostra storia - scrive Renzi - i senatori leghisti e cinque stelle sono affezionati alle loro poltrone e ai loro privilegi. Ma gli elettori che hanno votato Lega e Cinque Stelle vogliono cambiare".

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