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Solidarietà alla bancarella "fascista", Forza Nuova andremo a fare shopping


(G.p)Al mercatino di Visso, piccolo comune della provincia di Macerata, sta suscitando non poche polemiche la notizia della presenza di una bancarella dedita alla vendita di cimeli fascisti legati alla figura di Mussolini e di Hitler.
La bancarella in questione, è stata presa di mira da parte della locale sezione di Rifondazione Comunista che ha ha denunciato il fatto alla stampa ed ha chiesto l'immediato intervento delle autorità politiche locali e regionali.
A difesa del commerciante, accusato di vendere souvenir e gadget nostalgici  al mercatino di Visso si è schierato il movimento politico Forza Nuova, come ci racconta con un interessante articolo, il giornale on line Picchio News.
Articolo che riportiamo per intero.


“In Italia esiste il libero mercato. Ognuno nel proprio negozio può vendere quello che vuole” si legge in una nota “ed evidentemente il materiale esposto nella tanto contestata bancarella di Visso viene venduto con finalità non vietate dalla legge penale. Sono legalmente in commercio prodotti che raffigurano Stalin e altri sanguinari dittatori comunisti, e sinceramente non vediamo né reati né peccati in un commerciante che decide di vendere a titolo storico souvenir che raffigurano l’ex capo del governo del popolo italiano. Non comprendiamo questo accanimento -a nostro avviso isterico- nei confronti del titolare della bancarella e nei prossimi giorni ci faremo un giro a Visso per manifestargli tutta la nostra solidarietà, e magari perché no, anche per fare un po’ di shopping. Meglio farebbero le forze politiche e associative che hanno creato questo “caso” a pensare ai tanti crimini compiuti dai partigiani durante la guerra, alle tante macchie che stanno emergendo sulla storia della resistenza, e soprattutto ai cittadini, che siamo certi hanno problemi ben più seri a cui pensare -come sbarcare il lunario per arrivare alla fine del mese, tanto per fare un esempio concreto- piuttosto che rincorrere i fantasmi del passato. Basta con i giudici del pensiero e con gli psicoreati”.

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