Header Ads


Paolo Signorelli ricorda l'avanguardista Giancarlo Esposti ucciso a Pian del Rascino




(G-p)Pian del Rascino, provincia di Rieti, 30 maggio 1974: sono passati solo due giorni dalla strage di Brescia. Nei boschi vicino al paesino un gruppo di ragazzi sta campeggiando da un paio di giorni. Hanno solo un paio di tende e parcheggiata li accanto, una Land Rover.

Gli uomini della Forestale, avvisati dalla presenza del gruppo da sconosciuti, decide di effettuare un controllo. Sono le sei del mattino. I ragazzi, fra cui Giancarlo Esposti, militante milanese di Avanguardia Nazionale, proprio quel giorno hanno deciso di lasciare le campagne reatine e di arrivare a Roma. Non faranno in tempo.
Giancarlo viene ferito gravemente, ma questo agli agenti non interessa. Pensano di essere riusciti a fermare il pericoloso stragista di Brescia. Lo immobilizzano, gli legano le mani dietro la schiena, lo fanno inginocchiare e lo freddano con un colpo secco alla testa.
Il professore Paolo Signorelli, nel suo libro Di Professione Imputato descrive la tragica fine di Giancarlo Esposti, ucciso il 30 maggio del 1974, a Pian del Rascino, in provincia di Rieti«

Cecchinato» a freddo dal tiratore scelto dei carabinieri, maresciallo Filippi. L’episodio, frettolosamente archiviato come conflitto a fuoco, avvenne due giorni dopo l’attentato di Piazza della Loggia a Brescia.L’identikit (a volto sbarbato) del giovane era apparso su tutti i giornali.Quindi era « wanted» e non vivo o morto, ma solo morto.
Nell'intenzione dei solerti « operatori di giustizia» , era stato prescelto come lo stragista, e la sua morte tra i monti del reatino avrebbe dovuto costituire il suggello di una ben congegnata operazione a regia, diretta ad attribuire ai fascisti la responsabilità della strage di Brescia.
Gli « operatori» ignoravano soltanto il fatto che Giancarlo Esposti si era lasciato crescere una folta barba…»



A Giancarlo Esposti è dedicata Un uomo da perdere una canzone di Fabrizio Marzi, definito il De Andrè di destra, un artista che avrebbe potuto avere maggiori fortune.

Ha collaborato Luigi Cortese



















Nessun commento:

Powered by Blogger.