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Laboccetta «testimone» del complotto

(G.p) Che cosa c' è stato dietro la caduta del governo Berlusconi III, democraticamente eletto dal corpo elettorale italiano ed il susseguirsi di 3 governi, Monti, Letta e Renzi, mai eletti dal popolo? Cosa è accaduto realmente in Italia tra l'estate del 2010 e l'autunno del 2011.
L'ex deputato di Alleanza Nazionale prima, del Popolo delle Libertà poi, Amedeo Laboccetta, nel libro Almirante, Berlusconi, Fini, Tremonti, Napolitano. La Vita è un incontro, edito dalla casa editrice Controcorrente di Napoli, prova a dare risposte a queste difficili domande.
Il collega Carlantonio Solimene, dalle colonne de Il Tempo, storico quotidiano romano, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ripercorrere la avventura politica di Amedeo Laboccetta, da quando era consigliere comunale di opposizione a Napoli a quando diventa spettatore privilegiato del "golpe" ai danni di Berlusconi, orchestrato, a suo dire, da Gianfranco Fini e Giorgio Napolitano



Cosa accadde veramente in Italia tra l’estate del 2010 e l’autunno 2011? Cosa c’è stato dietro la caduta di Silvio Berlusconi e il susseguirsi di tre governi - Monti, Letta e Renzi - mai eletti dal popolo? A queste domande prova a rispondere Amedeo Laboccetta nel volume «Almirante, Berlusconi, Fini, Tremonti, Napolitano. La vita è un incontro», edito da Controcorrente.

Il libro è un’autobiografia nella quale Laboccetta, già deputato del Pdl nella sedicesima legislatura, quella «incriminata», ripercorre tutta la sua avventura politica, dalle prime esperienze da consigliere comunale a Napoli fino a quella da spettatore privilegiato da quello che lui definisce il «golpe» ai danni di Berlusconi orchestrato dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la collaborazione dei «sicari» Gianfranco Fini e Giulio Tremonti. Ed è proprio il capitolo dedicato alla vicenda che muove i primi passi nel 2010 quello più appassionante dell’intera opera. Perché Laboccetta, con un lungo passato nelle fila del Movimento Sociale e un presente segnato dalla fedeltà a Berlusconi, in quei mesi si trova a impersonare il trait d’union tra il Popolo delle Libertà e la costola finiana pronta alla scissione. Così, attraverso i canali privilegiati con Fini, il deputato napoletano apprende del ruolo recitato dal Colle nel complotto, con i contatti serrati tra prima e terza carica dello Stato con l’unico obiettivo di segnare la fine politica di Berlusconi.

Quando il tentativo di Futuro e Libertà si infrangerà sui numeri della fiducia al governo, nel dicembre 2010, entrerà in scena il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, mosso, secondo Laboccetta, dalla bramosia di potere proprio com’era accaduto per Fini e i suoi seguaci ai quali - Bocchino in primis - l’autore dedica ritratti irriverenti e impietosi.

Non c’è solo questo, però, nel volume. Perché l’intera vita politica di Laboccetta riserva sorprese a chi non ne conosce fino in fondo il personaggio. Dalla «spy story» del Mattino ai giorni trascorsi nel carcere di Poggioreale per poi essere riabilitato fino alla verità sugli altri scandali dai quali il politico napoletano è stato sfiorato, la lettura si rivela un’interessantissima fotografia di una parte della storia italiana. Impreziosita, tra l’altro, dalla prefazione di Marcello Veneziani che di Laboccetta è carissimo amico.

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