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Senza Fini nè Alemanno ma con i quarantenni nasce Azione Nazionale

(G.P) L'acronimo An  è un evidente richiamo alla disciolta Alleanza Nazionale, c'è l'immancabile tricolore, ci sono i quarantenni che hanno perso il congresso della fondazione Alleanza Nazionale, non ci sono l'ex presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, c'è un padre nobile, presidente onorario del movimento, Pasquale Viespoli ex sindaco di Benevento ed ex senatore della Repubblica. Lunedì 9 novembre  Azione Nazionale è stata presentata a Roma come un movimento degli italiani per riaggregare le varie anime dell'italica destra, partendo da una rete civica fortemente radicata nel territorio. L'operazione, a detta degli aderenti ad Azione Nazionale, arriva a coronamento del lavoro svolto dal Forum Destra, la rete che ha raccolto a sè ben 30 associazione del mondo della destra diffusa. Il sito agenparl.com con un interessante articolo, che pubblichiamo nella sua interezza, ci racconta la nascita di Azione Nazionale, movimento che vuole riaggregare la destra diffusa che non vuole morire lepenista e salviniana.
Destra: Nasce “Azione Nazionale

Un movimento degli italiani per riaggregare le varie anime della diaspora della destra, partendo da una rete civica fortemente radicata nel territorio. È questo l’obiettivo di Azione Nazionale, il movimento lanciato dai quarantenni di An a coronamento del lavoro svolto da ForumDestra, la rete che ha raccolto a sé oltre 30 associazioni del mondo della destra diffusa.
Nel documento – presentato oggi in conferenza stampa – le premesse e gli obiettivi chiave del nuovo progetto: le forme-partito del centrodestra si stanno “sempre più chiudendo in meccanismi di auto referenzialità, personalismi da talk-show e micro-scissioni di vertice” e per questo “bisogna avere il coraggio di attivare un profondo rinnovamento nei metodi e nei contenuti che può partire innanzitutto dauna Destra autonoma e fortemente radicata nei valori dell’identità e della sovranità nazionale”. “Decisivo in questo progetto è rompere quel tabù che ha impedito finora al centrodestra di utilizzare lo strumento delle primarie, sia per la scelta dei candidati sindaci che per individuare il candidato premier. Già le prossime elezioni comunali a Roma, Milano, Napoli e Torino devono essere una prima occasione per sperimentare con decisione questo metodo”.
La Destra c’è “come ideali, come cultura, come storia (…) ma non c’è più come generatrice di speranza per gli italiani, come sogno politico, come alternativa di governo, come protagonista del dibattito pubblico”. Azione Nazionale nasce appunto “per contribuire a colmare questo vuoto”.  L’obiettivo è pertanto quello di ripartire dalla Destra come “spazio libero e autonomo” dagli altri partiti dell’attuale centrodestra, come “luogo aperto e plurale dell’identità comunitaria, della responsabilità e della fedeltà alla nazione italiana”.
Il programma abbraccia sei “temi caldi” della Destra: la centralità della Nazione, che va difesa partendo dal principio che “tutte le alleanze e le appartenenze sovranazionali, compresa l’Unione Europea, devono rispettare questo principio di sovranità”, il senso dello Stato, la Solidarietà comunitaria, la promozione del Made in Italy e del lavoro italiano, la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori e i Valori non negoziabili della persona.
Il Movimento appena nato ha nominato come Portavoce nazionale Fausto Orsomarso (43 anni, consigliere regionale della Calabria) che rimarrà in carica per tre mesi e sarà guidato in questa prima fase da due organi: il Consiglio direttivo per la gestione politica e organizzativa, formato da una nuova classe dirigente, che sceglierà al suo interno un Portavoce nazionale a rotazione trimestrale; il Comitato dei Promotori, il cui presidente sarà il Sen. Pasquale Viespoli, costituito da persone di esperienza politica e di cultura che svolgeranno un ruolo di indirizzo culturale e politico.
Il Movimento Azione Nazionale si doterà di un blog e di una piattaforma per votare online su tutte le decisioni essenziali che riguardano la vita del Movimento e si finanzierà in modo “diffuso e trasparente”, creando un Albo dei propri sostenitori, da pubblicare online e da presentare “come credenziale della propria correttezza e indipendenza”.

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