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La testa di porco contro la moschea è firmata camorra ma la polizia cerca a destra


(G.p) Giugliano in Campania, oltre 100 mila abitanti, comune sito a nord di Napoli è salito agli onori della cronaca nazionale per una testa di porco sanguinante fuori all'ingresso della moschea, sita in via Marconi, accompagnata da scritte anti Isis, pro Putin ed infine, da un chiaro avvertimento, di stampo delinquenziale, rigate diritto.
Tutto comincia, come da copione, nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 quando un gruppo di ignoti arriva in via Marconi, stradina a ridosso del centralissimo corso Campano, a due passi dal municipio, per appendere la testa di un maiale morto sull'inferriata del cancello di ingresso dell' Associazione culturale Islamica, luogo di ritrovo e di culto di tanti musulmani del comprensorio giuglianese.
Insieme ai resti dell'animale compaiono tre scritte. Una in inglese che offende l'Isis con il classico "fuck isis" la seconda inneggia a Vladimir Putin,presidente della Repubblica Federale Russa, ed infine la terza che è un classico avvertimento di stampo delinquenziale, "Rigate diritto".
Mentre la politica locale, sindaco in testa, lancia il giusto coro unanime di condanna agli autori del gesto, le forze dell'ordine fanno scattare alcune perquisizione negli ambienti della cosiddetta destra radicale.
Sotto l'occhio del ciclone finisce anche la libreria "Mare Nero" centro di aggregazione culturale per decine di militante e simpatizzanti della destra. Le perquisizioni hanno tutte esito negativo. La caccia ai responsabili del raid continua, senza tregua e senza sosta.
Al centro delle polemiche non poteva non finire Antonio Arzillo, segretario cittadino de la Destra accusato di alimentare  in città un clima di odio verso la comunità islamica.
In esclusiva per i lettori di fascinazione, l'esponente del partito di Storace risponde ad alcune mie domande:
1)Sei finito al centro di infinite polemiche politiche e sei accusato di alimentare in città un clima di odio verso la comunità islamica che ne pensi di ciò?

Non credo di alimentare in città alcun clima di odio nei confronti della comunità islamica, ma credo che il centro islamico vada chiuso. Crea frizioni e conflitti interni nel centro della città. Infine è un centro di culto spacciato per sede associativa che non rispetta l’attuale normativa urbanistica per cui va immediatamente chiuso esclusivamente per ragioni di sicurezza. Una moschea può essere aperta in periferia.

Cosa pensi circa gli autori e la natura dell’episodio?

L’atto non va banalizzato e neanche trattato con buonismo. Dalle scritte emerge una minaccia chiara diretta ed esplicita, che probabilmente presuppone un precedente. Quel rigate diritto apparso lungo il marciapiede è un avvertimento forte. Non posso escludere che un gruppo di residenti sia giunto a questo genere di intimidazioni per esasperazione.

Il clima a Giugliano in Campania è  quindi teso ?

Questo clima di tensione è il frutto della scarsa considerazione che la politica, sia nazionale che locale, riserva agli Italiani, privilegiando ,per buonismo e propaganda, i problemi dell’integrazione delle comunità straniere.








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