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Alessandra Mussolini supertrash: regala una tazza del cesso al sindaco di Castellammare di Stabia




di Giuseppe Parente
Che Alessandra Mussolini abbia una naturale quanto dirompente vocazione per il trash è un dato assai scontato, fortificato anche da una onorata carriera più che ventennale, caratterizzata da epici scontri con diversi avversari politici. Chi non ricorda, per esempio, nel lontano 2001, lo scontro con l’allora ministro della pari opportunità Katia Belillo, che voleva prenderla a pugni, con l’ex parlamentare di Rifondazione Comunista poi vincitrice dell’Isola dei Famosi, ora opinionista televisiva, Vladimir Luxuria, nei cui confronti, nel noto talk show Porta a Porta, affermò il principio : meglio fascista che frocio. 
Per un po’ di tempo è  esistita  una nuova Alessandra Mussolini, che si mostrava in tivù, in maniera inedita, con costumato pudore, merito forse del colpo ricevuto da Mara Carfagna che l’aveva, qualche anno fa, umiliata, utilizzando nei suoi confronti, il termine dispregiativo di vajassa e della triste vicende in cui è coinvolto suo marito Mauro Floriani, finito nella bufera per lo scandalo delle baby squillo ai Parioli. 
Il ciclone Alessandra, candidata capolista alle prossime elezioni regionali in Campania, nel collegio di Napoli, per Forza Italia, per ordine di scuderia e per considerazioni figlie del difficile momento storico è ritornata ad essere la campionessa della politica trash ed è tornata in azione. Nella mattinata di sabato 23 maggio, è partito un suo insolito ed inaspettato affondo al sindaco di Castellammare di Stabia, Nicola Cuomo, esponente del Partito Democratico.
L’aspirante consigliera regionale, a margine di una visita alle antiche terme di Stabia, si è recata nell’aula consiliare intitolata ai giudici Falcone e Borsellino, lasciando un pezzo di water, prelevato poco prima dalla struttura termale, sul tavolo del primo cittadino.
Datemi il servizio igienico per il sindaco, ha detto il ciclone Alessandra, rivolgendosi ad alcuni lavoratori, con la speranza che possa quanto prima attivarsi per risolvere una questione di primaria importanza per la città. La Mussolini si è inoltre lamentata dell’assenza dei rappresentanti degli amministratori a Palazzo Farnese, rimanendo allibita allo scoperta che il sabato il Comune sia vuoto, abbandonato proprio come le antiche terme.
Veloce e solerte è giunta la replica del sindaco Nicola Cuomo, in una nota, diffusa alla stampa, dove ha dichiarato : “Si tratta di un gesto di cattivo gusto che si commenta da solo, di profondo disprezzo nei confronti della città di Castellammare di Stabia”.  La  Mussolini, conclude Cuomo, per raccattare una decina di voti, ha profanato la casa di tutti i cittadini, dimostrando una grande debolezza politica, oltre che di essere politicamente alla frutta.

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