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Fratelli d'Italia contro Storace: si parla del Lazio ma il problema è Montecitorio

Fratelli d'Italia punta piedi contro il Pdl per la scelta di sostenere la candidatura di Francesco Storace alla presidenza della Regione Lazio. «È una questione di metodo, abbiamo appreso dai giornali la candidatura di Storace», avverte Guido Crosetto, uno dei leader del movimento 'Fratelli d'Italia-Centrodestra nazionale' e capolista al Senato'. Senza un chiarimento sui criteri di scelta dei nomi per le regionali, raccontano, Fdi sarebbe pronta a correre con un proprio candidato, non solo nel Lazio con Giorgia Meloni («opzione che stiamo valutando», conferma la stessa interessata), ma anche in Lombardia con Viviana Beccalossi.
(umt)Questo lancio d'agenzia dell'Adnkronos, ieri sera (ore 20,34) mette a punto quanto anticipato dallo stesso Crosetto in un forum a Repubblica tv la mattina. Ma la spiegazione reale della minaccia, che rischia di togliere a Storace il piccolo vantaggio acquisito negli ultimi sondaggi, probabilmente va cercata nel sondaggio Ipsos diffuso da Ballarò mezz'ora dopo, con i Fratelli d'Italia che sopravanzano la Destra, nelle intenzioni di voto alla Camera, di un miserabile decimo di punto: 1.2 contro 1.1. Ma in quelle decine di migliaia di voti si gioca tutto: perché la prima forza della coalizione sotto la soglia gode di un bonus che le consente di accedere al Parlamento. Come successe nel 2006 nel centrodestra sconfitto: con un'alleanza da prima repubblica (democristiani e socialisti) che sopravanzò (con l'0.7%) di una frazione il triciclo della Mussolini (con Forza nuova e Fronte nazionale) e la Fiamma tricolore (con CasaPound) e riportò ai fasti di Montecitorio Paolo Cirino Pomicino. La visibilità offerta dalla campagna elettorale per le Regionali funzionerà sicuramente da traino anche per il voto politico (ricordate tutta la manfrina sull'election day?) e così i Fratelli d'Italia intendono difendere con i denti la posizione e l'opportunità. 

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